CELLOLE – Crisi di coppia, la mediazione come strumento di garanzia della bigenitorialità condivisa. L’INTERVISTA
*RUBRICA CAPITANI CORAGGIOSI*
CELLOLE (Matilde Crolla) – “Il mediatore cerca di portare la corretta comunicazione nella coppia in crisi ma non scavalca la procedura giuridica. Il suo obiettivo è quello di consentire un accordo condiviso rispetto all’oggetto conteso, spesso i figli”. La sociologa e mediatrice familiare, Rossella Cappabianca, ci spiega il ruolo fondamentale del mediatore familiare, ancora poco conosciuto, nella gestione della crisi di coppia. “La legge prevede un rinvio alla mediazione, ma non esiste il servizio pubblico di mediazione. La coppia, dunque, si reca presso l’ufficio dei Servizi sociali del proprio Comune ma trova l’assistente sociale, dunque
decide di avviare privatamente un percorso di mediazione. A volte- spiega la Cappabianca- è l’avvocato che consiglia la mediazione, nei casi più critici, e si crea una sorta di collaborazione tra il mediatore e l’avvocato. Quest’ultimo però è di parte, mentre il mediatore è superpartes, non ci sono né vinti e né vincitori. Il vincitore, per il mediatore, è il risultato di un accordo sereno all’interno della bigenitorialità condivisa”. SEGUIAMO L’INTERESSANTE INTERVISTA VIDEO (Riprese e Montaggio a cura di Carlo Di Stasio)
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