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SESSA AURUNCA – Sinistra italiana, intervista a Dell’Aquila: “Il circolo Vassallo è la ciliegina sulla torta del grande progetto politico”

SESSA AURUNCA (Gabriele Bonelli) – In occasione del primo congresso cittadino della Sinistra Italiana a Sessa Aurunca che ha visto l’elezione di Filippo Ianniello a coordinatore cittadino, tra le autorità politiche presenti vi era il coordinatore provinciale, Antonio Dell’Aquila, che già in altre occasioni ha avuto modo di confrontarsi con i componenti del circolo ‘Angelo Vassallo’. Lo abbiamo avvicinato ed intervistato per saperne di più anche in merito alla Sinistra Italia, partito che rappresenta sul panorama casertano.

Quali sono i cardini e i principi ideologici del nuovo partito politico?

“Si vuole cercare di organizzare la Sinistra non per formare un pezzo di gruppo dirigente di ceto politico ma per cercare di plasmare una risposta a ciò che oggi è sotto un attacco inedito nella storia repubblicana. Da questo Congresso infatti si sono rilevate altre storie che testimoniano le condizioni ulteriormente peggiorate di milioni di persone e mentre fino agli anni Ottanta l’Italia è stata nella situazione dell’espansione dei diritti attraverso le lotte, di aumento dei salari, dell’aumento del potere di acquisto e quindi

di grandi conquiste a livello sindacale, ad un certo punto  c’è stata una parabola progressivamente discendente e si è toccati il punto più basso di questo capovolgimento e c’è bisogno di una risposta organica”.

A distanza di pochi mesi dalla nascita del nuovo movimento politico, si può già dare un resoconto parziale di cosa è stato fatto?

” A febbraio abbiamo celebrato il nostro Congresso Nazionale e ora sono in svolgimento altri congressi locali per costruire la vera identità di Sinistra Italiana da presentare  il 3 dicembre a Roma con la presenza di 23 delegati, espressione della Sinistra della Provincia di Caserta pure con la partecipazione  di altre associazioni tra cui Articolo 1 – Movimento Democratico e Progressista e i compagni di Possibile oltre

con altre persone che sono fuori dai partiti ma che hanno la voglia di riscrivere una storia comune”.

Qual è il modello che si prefissa Sinistra Italiana?

” Le varie esperienze già dei tanti movimenti di sinistra negli altri paesi europei, come in Francia con Melenchon, in Inghilterra con Corbyn sotto la leadership del Partito Laburista, il percorso in Spagna di Podemos, suggeriscono anche alla Sinistra italiana di rinnovare gli orizzonti e le proposte da costruire  anche a causa di un ritardo politico-organizzativo. Ci deve essere un orizzonte di credibilità e di riconnessione sentimentale col popolo italiano da parte della Sinistra e soprattutto di una riforma radicale. Questo è il tempo di riorganizzare la Sinistra”.

In questi ultimi mesi come è stata l’attività di radicamento territoriale nella regione?

“Abbiamo avuto ottimi riscontri soprattutto nella provincia di Caserta e ribadisco l’impegno vivo e attivo del Circolo ” Angelo Vassallo ” di Sessa Aurunca che esprime compagni e compagne di grande qualità politica ed è la ciliegina sulla torta di un fiducioso progetto politico. Insieme anche alla collaborazione di altri circoli  di Capua, Caserta, Mondragone ed altri ci consegniamo la responsabilità di organizzare un sistema solido e stabile attraverso un ottimo lavoro politico e la volontà di plasmare un

nuovo gruppo dirigente fatto di tanti giovani e che perciò possa fare la differenza”.

Come va affrontata l’era della globalizzazione, della spettacolarizzazione di massa e come possono essere usati a proprio vantaggio i nuovi mezzi di comunicazione, utilizzati inevitabilmente anche da coloro che ostacolano questo processo?

“Mi ricordo quando qualcuno diceva già che il sistema capitalistico avrebbe generato al suo interno le condizioni per il suo superamento ( Marx ). Questa è una società dilaniata da tanti problemi sociali e da molte contraddizioni perché afferma privilegi in fin dei conti non rispettati sul piano pratico dal momento che nel diritto nell’abitare magari non c’è la casa, nel Paese del diritto allo studio non si può poi

studiare e quindi qualcosa che non funziona ovviamente ci sarà. Il sistema globalizzato può però darci delle opportunità e può indurci ad utilizzare i Social in modo saggio per veicolare un messaggio peculiare e originale nel contesto odierno al fine di costruire poi anche confronti dal vivo con altri modi di pensiero”.

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