CELLOLE – Carnevale sospeso, Di Lorenzo mette a tacere i soliti ‘criticoni’
CELLOLE (Matilde Crolla) – “Tu sei buono e ti tirano le pietre. Sei cattivo e ti tirano le pietre. Qualunque cosa fai, dovunque te ne vai, sempre pietre in faccia prenderai”. Esordiva così in una nota canzone del ’67 Antoine…a distanza di anni la storia non cambia ed ancora oggi è tutto vero…qualsiasi cosa si faccia c’è sempre qualcuno
pronto a puntare il dito. E’ il caso recente del Carnevale Cellolese 2020. La Pro Loco Città di Cellole, presieduta da Angelo Di Lorenzo, dopo settimane di duro per organizzare l’evento, si è ritrovata al centro di un polverone scatenato sui social.
A tal proposito Di Lorenzo ci tiene a precisare in un comunicato stampa quanto segue: “Non è stato per noi facile e neppure piacevole dover sospendere la sfilata di Carnevale. In questi mesi noi della Pro Loco ed in particolare i nostri amati carristi c’hanno messo l’anima nel mettere in piedi quelle bellissime creazioni. L’organizzazione
del Carnevale non si fa in due giorni o in una settimana. Ci vogliono mesi- precisa Di Lorenzo- e tanto sacrificio. I fondi stanziati ed in parte ridotti per forza di cose dal Comune sono stati messi a disposizione per i carristi che di fatto hanno lavorato. Ci abbiamo messo la faccia come in tutte le cose che facciamo. Quando il lunedì pomeriggio, dopo un lungo colloquio con le istituzioni locali, si stava paventando
l’ipotesi di una possibile sospensione del Carnevale abbiamo atteso l’ordinanza prefettizia. Già in quel momento leggevamo critiche di chi ci accusava di essere ‘incoscienti’, ‘senza scrupoli’, come se volessimo portare avanti il Carnevale al di là di tutti i rischi possibili ed immaginabili. Abbiamo parato i colpi ed atteso. Quando poi in serata è arrivato l’ordine prefettizio, su indicazione della
Regione, di sospendere tutte le manifestazioni che prevedevano assembramenti pubblici, il Comune ha emesso ordinanza per il 24 e il 25 febbraio, e noi non abbiamo potuto fare altro che attenerci a quanto disposto dal Prefetto di Caserta. Ebbene, noi cosa avremmo dovuto fare? Forse opporci ad un ordine prefettizio?? A pro di cosa? A malincuore e ribadisco a malincuore abbiamo dovuto sospendere tutto. Purtroppo anche in quel caso c’è stato chi ha gettato
fango su di noi, sulla nostra serietà. Chi ha millantato chissà quali ragioni che ci avessero spinto ad attenerci ad un ordine prefettizio. Ma di cosa stiamo parlando? Ma stiamo scherzando? Trovo assurdo che ci vediamo costretti anche a difenderci da accuse per aver rispettato la legge, un ordine ministeriale. Noi camminiamo a testa alta, la nostra speranza è quella di poter almeno veder sfilare ancora
i nostri carristi o comunque procedere alle premiazioni. Non appena i tempi saranno più calmi lo faremo. A chi ci critica diciamo che nessuno è obbligato a seguire la Pro Loco, anche se la nostra è un’associazione aperta a tutti. Lavoriamo per la comunità,
non per le nostre tasche (che spesso ci rimettono ndr), per fortuna non ne abbiamo bisogno. Purtroppo ci sarà sempre qualcuno che avrà da ridire, ma mettere in discussione la nostra serietà con allusioni malsane proprio non lo accettiamo”, conclude Di Lorenzo.
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