SESSA AURUNCA / CELLOLE – Scuola, scatti di anzianità biennali per i docenti precari: lo studio BFI ‘fa strike’

SESSA AURUNCA / CELLOLE – Scatti biennali di anzianità ai docenti precari, ulteriore successo dello Studio BFI. La Corte di Appello di Roma, con sentenza n. 100 del 11 gennaio 2018, ha rigettato il ricorso del MIUR volto alla riforma della sentenza emessa dal Tribunale di Roma per il riconoscimento degli scatti biennali di anzianità in favore di una docente precaria, condannando il Miur al pagamento delle differenze stipendiali spettanti, oltre interessi.

Nella sentenza il Collegio ha ritenuto che al personale docente, educativo e non docente, non di ruolo, sono attribuiti aumenti periodici per ogni biennio di servizio prestato in ragione del 2,50% calcolati sulla base dello stipendio iniziale, debba ritenersi norma tuttora vigente. Ciò in quanto “la clausola 4 dell’Accordo quadro sul rapporto a tempo determinato recepito dalla direttiva 99/70/CE, di diretta applicazione, impone di riconoscere l’anzianità di servizio maturata al personale del comparto scuola assunto con contratti a temine, ai fini della attribuzione della medesima progressione stipendiale prevista per i dipendenti a tempo indeterminato dai CCNL succedutisi nel tempo”, tesi confermata anche dalla Suprema Corte di Cassazione con sentenza 22558/2016.

Con tale provvedimento la Corte di appello di Roma conferma la sentenza del Tribunale e ordina il pagamento di oltre €20.000,00  in favore della docente a titolo di differenze retributive maturate in ragione della predetta anzianità di servizio e con l’integrale ricostruzione di carriera.

Soddisfazione anche da parte dello Studio legale BFI dei legali Buonamano Antimo, Fusco Fausto e Izzo Giuseppe che hanno promosso l’azione legale. “È la conferma di quello che sosteniamo da anni: ritenere che i precari non maturino esperienza e non abbiano diritti come gli altri è pura discriminazione. La dignità e la qualità del lavoro non dipendono dal tipo di contratto”.