CELLOLE – Anziana muore dopo aver contratto il Covid in una clinica privata, scatta la denuncia dei familiari
CELLOLE – Muore per aver contratto in una clinica privata il Coronavirus. D.M.R. signora 80enne, di Cellole, è deceduta lo scorso 28 aprile presso l’Ospedale di Benevento S. Pio , in ragione del contagio da Covid 19 di cui è risultata positiva ed avvenuto il mese prima in una clinica privata di Benevento. In effetti l’anziana donna
era stata operata dapprima presso la struttura sanitaria ” Montevergine” di Mercogliano per l’applicazione di 2 bypass e quindi trasferita, alcuni giorni dopo, presso una struttura riabilitativa a Benevento. Ed è proprio nella clinica, già nota alle cronache, che la donna ha contratto il tristemente Coronavirus. In effetti in questa struttura, a seguito dell’arrivo da Avellino di un paziente già ammalato del virus
ed in assenza di una sistema di prevenzione strutturato , venivano contagiati all’interno della clinica molti pazienti (più di 50) di cui un 13 morivano. I familiari quindi dell’anziana donna cellolese dopo aver raccolto materiale sufficiente, hanno sporto formale denuncia presso i carabinieri di Cellole, per omicidio colposo, epidemia colposa, abbandono di incapace, omissione atti d’ufficio ecc . D’altro canto le indagini della Procura della Repubblica di Benevento
( che ha istituito un pool di magistrati ad hoc per fare luce sulla vicenda) erano già iniziate alla luce dei molteplici contagi e diversi decessi registrati nei giorni addietro. I familiari delle vittime, assistite dall’avv. Lorenzo Montecuollo, hanno quindi, in sede di denuncia, rappresentato una serie di gravi episodi omissivi (e non) che si
sarebbero verificati all’interno della clinica beneventana, producendo altresì importanti registrazioni di conversazioni telefoniche nonchè fotografie, da cui emergerebbe con nettezza il deprecabile comportamento dei sanitari della struttura che mentivano ai familiari in ordine alle reali condizioni di salute della vittima omettendone di riferirne la gravità. Bugie ed omissioni confermate anche dagli stessi medici del S.Pio ( ospedale dove moriva l’anziana donna dopo
l’aggravamento delle condizioni ) che davano conto invece ( a distanza di pochi minuti dalla false rassicurazioni del personale medico della clinica) di un quadro clinico molto delicato e grave per la concomitante insufficienza respiratoria, renale, circolatoria. Inoltre i familiari denuncianti hanno documentato, tramite fotografie, anche un pessimo stato igienico-sanitario della struttura. Infatti, dopo l’esplosione del focolaio di contagi s’è registrato un totale lassismo e disinteresse degli
operatori sanitari ed infermieristici nel prendersi cura dei pazienti ( molti anziani) e nell’assisterli non solo da un punto di vista sanitario ma anche igienico. Insomma un quadro veramente preoccupante che conferma le molteplici ombre che sono da giorni ricadute sulle R.S.A e cliniche private di tutta l’Italia nella gestione dell’emergenza
sanitaria. Sarà la magistratura inquirente quindi a stabilire la sussistenza o meno di un valido compendio investigativo tale da chiedere il rinvio a giudizio degli indagati che allo stato sono 5 ( responsabili medici, amministrativi e societari della clinica beneventana).
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