SESSA AURUNCA – L’umanoide Nao ed il suo ‘papà’ Fattorini ospiti della ‘Caio Lucilio’. I VIDEO ESCLUSIVI

SESSA AURUNCA (Matilde Crolla) – Si chiama Nao, l’umanoide che questa mattina è stato ospitato dagli alunni della ‘Caio Lucilio’ di Sessa Aurunca, insieme al suo programmatore, il professore Giuliano Fattorini. In occasione della settimana della prevenzione al bullismo e cyberbullismo e della Giornata Internet Day (ossia la giornata mondiale della sicurezza in rete), che si celebra proprio oggi 6 febbraio in tutta Italia, la dirigente Carmela Messa e i docenti della scuola media ‘Caio Lucilio’ hanno voluto far conoscere ai loro giovani studenti una delle ultime creazioni della robotica. Nao, nato in Francia ma programmato

in Italia proprio dal professore Fattorini, uno dei più grandi esperti mondiali di robotica, va a ‘sfatare’ il falso pregiudizio secondo cui la tecnologia non possa camminare di pari passo con l’etica, o sia addirittura l’antitesi dell’etica stessa. Nao è un umanoide che viene utilizzato negli ospedali pediatrici per fornire supporto e conforto ai bambini affetti da gravi patologie che devono sottoporsi a delicati interventi chirurgici o che li hanno già subiti. Nao è stato programmato per essere un valido contributo anche

nella didattica come supporto al docente sia con i bambini normalmente abili che con quelli affetti da patologie come l’autismo, la sindrome di Down o patologie senso-motorie. “Il programma di Nao è libero- ha spiegato Fattorini- e predisposto per molteplici funzioni. Ma ovviamente ha una parte di programmazione avanzata molto interessante ma spendibile in altri campi”. Il professore Fattorini, oltre a dimostrare ad un pubblico attento ed entusiasta

di studenti quante cosa sappia fare Nao dal cantare al ballare, fino a giocare e raccontare favole, ha spiegato come sia un grado di stimolare le emozioni. “Spesso nella cultura occidentale si è abituati a giudicare, la non conoscenza ci pone sulla difensiva- ha spiegato Fattorini-. Il robot avendo l’algoritmo di captare le emozioni consente a chi lo programma di dargli una serie di atteggiamenti in funzione delle emozioni che vede. E’ stato programmato per non avere freni inibitori. Spesso i ragazzi vengono bloccati nel comunicare perché temono di essere derisi. Con questo mezzo vengono liberate le emozioni e il robot li coinvolge. Ovviamente

queste emozioni gliele dà il programmatore, ma è Nao a selezionarle nel captare chi si trova di fronte. Questo è il grande passo della tecnologia”. IN ALTO E IN BASSO I VIDEO ESCLUSIVI DELL’INTERVISTA AL PROFESSORE FATTORINI E LA PRESENTAZIONE DI NAO AGLI ALUNNI DELLA ‘LUCILIO’.