SESSA A. – Marcigliano vs Sasso: “E’ venuta a mancare la fiducia politica ed amministrativa”. E su Cimmino: “E’ dimissionario, non ci rappresenta”
SESSA AURUNCA (Matilde Crolla) – “Non è difficile comprendere le ragioni che ci hanno portato alla mozione di sfiducia. Il sindaco era stato avvisato già nei mesi scorsi ma ha fatto orecchie da mercante sia alle nostre sollecitazioni verbali che a quelle scritte”. Ciro Marcigliano, capogruppo del Partito democratico in seno al consiglio comunale di Sessa Aurunca, spiega le ragioni che hanno portato sette
consiglieri comunali, cinque di maggioranza e due dell’opposizione, a protocollare la mozione di sfiducia nei confronti del primo cittadino. “Innanzitutto è venuta a mancare la fiducia politica. Silvio Sasso era stato designato candidato sindaco dal centrosinistra ed in particolare dal Partito democratico ed era espressione del Pd in Assise. Quando c’è stato il rinnovamento delle tessere lui non l’ha rinnovata e quindi è venuto a mancare il presupposto
principale. Il mancato rinnovo della tessera da parte sua stava a significare che non si sentiva più parte del Pd- continua Marcigliano-, per cui a quel punto andava riequilibrato l’assetto politico in senso al consiglio comunale. Noi abbiamo sollecitato sia verbalmente che con un’interrogazione consiliare rispetto alla quale non
c’è stata mai fornita alcuna risposta. Abbiamo atteso mesi, nel frattempo chiedevamo anche spiegazioni sull’immobilismo amministrativo. Basti pensare- spiega Marcigliano- che ci sono venti milioni di euro fermi per i lavori pubblici, soldi che grazie al consigliere regionale Gennaro Oliviero sono arrivati dalla Regione a Sessa Aurunca. Per non parlare di tanti lavori fermi al palo, cantieri mai aperti. Insomma, dopo
la fiducia politica è venuta a mancare anche quella amministrativa”. Per dovere di cronaca sulla questione del rinnovo della tessera da parte di Silvio Sasso, il primo cittadino raggiunto telefonicamente ancora una volta ha dichiarato di essere “ancora un iscritto del Pd e di avere la tessera del 2020”. Poi Marcigliano rincara la dose: “Prima della campagna elettorale per le Regionali Silvio Sasso ha affermato pubblicamente di essere un uomo libero e dunque non potevamo non prenderne atto. Non è una vendetta, ma ognuno deve assumersi le proprie
responsabilità. Se riveste la carica di sindaco deve anche considerare che non essendo espressione del Pd avrebbe dovuto azzerare la giunta e distribuire equamente a tutte le forze in campo le deleghe assessoriali ed i ruoli. Non è una questione di poltrone, è una questione di equilibrio politico. La giunta non ha voluto azzerarla, ma autonomamente ha messo in piedi un esecutivo che noi non
riconosciamo. Vuole essere libero? Se ne assumesse la responsabilità”. Sulla decisione di votare il bilancio nel mese di agosto Marcigliano precisa: “Per senso di responsabilità abbiamo votato il bilancio in quanto non potevamo rischiare il dissesto. Ma il prossimo bilancio non potrà essere approvato in quanto non determinerà delle ripercussioni negative sul territorio”. Alla nostra domanda su un possibile
confronto con i vertici provinciali del Pd rispetto alla mozione di sfiducia Marcigliano afferma: “La nostra decisione è stata presa con tutto il direttivo cittadino del Pd. A livello provinciale non abbiamo al momento un referente visto che Emiddio Cimmino è dimissionario e mi risulta non abbia mai ritirato le dimissioni. Non rappresenta più la mia parte politica. Per cui è una decisione maturata insieme al direttivo cittadino del Pd che prima era
rappresentato da Silvio Sasso in qualità di segretario, ma non avendo rinnovato la tessera, ora è passato nelle mani di Franco Sessa. Tutti gli iscritti ed i membri del partito aurunco hanno appoggiato la nostra posizione”. Marcigliano conclude con una strigliata nei confronti dei due consiglieri di Generazione Aurunca, Alberto Verrengia e Mario Truglio, che hanno deciso di non sottoscrivere la mozione. “Sarei curioso di sapere cosa è cambiato nell’ultimo mese per
Verrengia e Truglio visto che ho ancora conservato il documento di sfiducia sottoscritto più di un mese fa e che riporta anche le loro firme”. Insomma, dalle parole di Marcigliano emerge che non ci sono più i margini per risanare una ferita politico-amministrativa. “Se verrà il commissario per i prossimi otto mesi non cambierà nulla
per il nostro territorio rispetto a quanto sta già accadendo. Per fortuna ci sono due progetti importanti come Bandiera Blu e la bonifica della discarica La Selva che partiranno a breve grazie al consigliere regionale Oliviero che si è speso sempre molto per il nostro territorio”, conclude.
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