CELLOLE / SAN NICOLA LA STRADA – Calcio, querelle tra le due società: Bernardo non ci sta e risponde a D’Onofrio
CELLOLE / SAN NICOLA LA STRADA – Dopo la partita disputata tra l’ASD Cellole Calcio e il San Nicola Calcio arriva il comunicato stampa del presidente Beniamino Bernardo che risponde a quanto dichiarato nei giorni scorsi dal vicepresidente cellolese, Angelo D’Onofrio. “Rimasto incredulo e rammaricato da ciò che è accaduto, ho deciso di non rilasciare nell’immediato alcuna dichiarazione in merito. Ma successivamente, dopo aver sentito le affermazioni del Vice Presidente D’Onorio, mi trovo costretto ad intervenire sulla veridicità dei fatti e su quanto realmente accaduto, perché come si suol dire “oltre il danno anche la beffa”.
Forse è il caso che qualcuno spieghi al Sig. D’Onofrio cosa si intende per “ospitalità”, e soprattutto che gli racconti la differenza di trattamento ricevuta al “Clemente” durante la partita del girone di andata.
- la pretesa del pagamento di un biglietto d’ingresso pari a €3,00 per ciascun tifoso ospite, (27 ragazzi con età media di 23 anni) senza neanche un regolare ticket registrato alla SIAE, tenuto poi in piedi senza la possibilità di accedere a poltrone e servizi igienici come la legge prevede, è decisamente surreale in quanto l’accesso al nostro stadio è risultato completamente libero a tutti.
- Che una rissa nasca tra tifoserie, per quanto brutto possa rendersi uno spettacolo, trova più logica. Mi sembra vergognoso che, invece, a scatenare il tutto siano stati i tesserati della società di casa e i loro tecnici, primi rappresentati della stessa, attraverso esultanze ed insulti personali e gratuiti verso i nostri tifosi.
- Paradossale ci risulta anche che mentre io ed il mio gruppo dirigenziale invano tentavamo di placare gli animi tra le due tifoserie, l’unica preoccupazione dell’egregio ed illustrissimo sig. D’Onofrio era la minaccia nei miei confronti del risarcimento di eventuali danni, tra l’altro esterni alla struttura e causati dalla stessa tifoseria di casa! (Perché ad un certo punto dobbiamo anche ricordare che i tifosi con la sciarpa rosso/blu sono locali)
- La presenza della tifoseria del San Nicola è riducibile a n. 30 presenze circa, e no 100 come dichiarato dal Sig. D’Onofrio, quindi in netta minoranza rispetto ai locali.
- Considerato che il Vice Presidente in questione, durante i tafferugli esterni, si trovava all’interno dello stadio senza nessuna preoccupazione per ciò che stava avvenendo, le forze dell’ordine presenti al pullman (a cui rendo plauso per la gestione dell’accaduto) possono testimoniare che i nostri tifosi sono stati nuovamente aggrediti.
- Mi domando come sia possibile permettere l’ingresso all’interno di uno stadio, di bevande alcoliche in vetro, sassi, etc… e come sia possibile che gli ospiti non vengano tutelati attraverso la chiusura dei cancelli tra le tifoserie.
- E ancora di più come sia possibile che una società non si ritenga direttamente responsabile di queste mancanze e pensi solo a chiedere chissà quale risarcimento illecito.
Concludo dicendo che, il “calcio violento” che lui stesso ha citato nell’intervista, sicuramente non appartiene ai nostri ideali. Ripeto: ne abbiamo dato prova nella partita di andata! In tutto questo ho trovato molto più corretto l’atteggiamento del Presidente Freda e del D.S. Vitale”.
FOTO GIUSEPPE BRANCO
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