CELLOLE – Poliziotto assolto per concussione aggravata, riconosciuta l’ipotesi attenuata di violenza sessuale

CELLOLE – Si è concluso ieri presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, davanti al collegio presieduto dal presidente dott. Enea, il processo a carico dell’imputato L.A., 60enne di Cellole, poliziotto in servizio presso la polizia stradale all’epoca dei fatti.  All’uomo, difeso dall’avv. Lorenzo Montecuollo, sono state contestate gravissime accuse ed infatti lo stesso rispondeva di ben due capi di imputazioni

in relazione a ben due episodi di concussione aggravata quale pubblico ufficiale ai danni di due donne utenti della strada e di violenza sessuale aggravata sempre ai danni delle stesse. Il Pubblico Ministero in sede di requisitoria aveva chiesto la pena di 9anni e 4 mesi di carcere e cosi le parti civili in relazione ad entrambi i capi di imputazione. Ieri è stata la volta del difensore dell’imputato che in sede di arringa,

durata due ore, è riuscito a convincere i Giudici del Tribunale circa l’assoluta estraneità ai fatti riguardo alla concussione aggravata contestata allo stesso in ordine a presunte minacce -costrizioni quale pubblico ufficiale al fine di abusare delle due utenti della strada. Il Tribunale ha assolto l’imputato con la formula maggiormente liberatoria perchè il fatto non sussiste atteso che la linea difensiva in

ordine all’assenza degli elementi costitutivi del reato è stato accolta pienamente dai Giudici. In ordine al delitto di violenza sessuale invece il Tribunale ha riconosciuto l’ipotesi attenuata della violenza sessuale aggravata stante l’esiguità del danno e la pochezza della vicenda, condannando l’imputato a 6anni in ordine ai due episodi ed alle due contestazioni. La difesa dell’imputato, pur

riconoscendo che il Tribunale anche per il delitto di violenza sessuale ha aderito ad una delle sue richieste subordinate all’assoluzione piena , ha annunciato quasi certamente la proposizione dell’appello al fine di dimostrare l’estraneità ai fatti anche per

tale residua contestazione ,seppur già ridimensionata dal riconoscimento della ” minore gravità” . II tribunale ha previsto 90 giorni per il deposito delle motivazioni.