CELLOLE/AVERSA – Accusato di violenza sessuale e di spaccio di droga, assolto un giovane ventisettenne
CELLOLE/AVERSA – Si è tenuta stamane presso il Tribunale di Napoli Nord davanti al collegio presieduto dal Presidente Dott. Cioffi, l’udienza a carico del giovane P.C.,27enne, difeso dall’avvocato Lorenzo Montecuollo, accusato di violenza sessuale ai danni della giovane vittima ,all’epoca dei fatti minorenne. In sostanza al giovane veniva contestato di aver dapprima fatto drogare la vittima minorenne
e poi di averla violentata nella stessa abitazione dei suoi stessi genitori. Dopo la requisitoria del Sostituto Procuratore, è stata la volta del difensore della parte civile, avvocato Belluomo, che ha insistito per l’affermazione della penale responsabilità del giovane imputato, rimarcando l’attendibilità della persona offesa e l’inaffidabilità dichiarativa dei testi della difesa in quanto parenti dell’imputato. In sede di discussione dell’avvocato Lorenzo Montecuollo, difensore dell’imputato, però sono emerse moltissime contraddizioni della giovane vittima
che aveva fornito versioni diverse e contradditorie tra loro sia in sede di incidente probatorio che nella fase delle indagini. Peraltro la documentazione prodotta della difesa e probante le comunicazioni intercorse tra la sedicente vittima e le sue amiche dava conto di un timore della stessa di essere incinta ma non in relazione all’episodio della presunta violenza ma ad altro di ben dieci giorni prima che
la giovane aveva omesso di riferire! In tal senso quindi la difesa ha insistito sulla menzogna reiterata della giovane vittima che davanti al Gip in sede di incidente probatorio aveva reso dichiarazioni non conforme al vero. Anche le valutazioni dei medici del P.S. peraltro avevano smentito la vittima non constando alcun ecchimosi, lacerazione, o deflorazione tipica di una presunta condotta violenta costrittiva. Peraltro anche i testimoni escussi in sede di istruttoria dibattimentale hanno unanimemente smentito le dichiarazioni della persona offesa che peraltro
aveva provveduto a cancellare stranamente dei messaggi indirizzati all’imputato proprio il giorno dopo. Anche questa circostanza e’ stata censurata dal difensore dell’imputato in quanto del tutto anomala e poco lineare allo status di vittima, che non dovrebbe avere alcun motivo per cancellare i propri msg al contrario appunto dell’imputato, che mai aveva omesso e cancellato alcunché. Anche in relazione
alla contestazione dell’offerta-induzione al consumo di droga il difensore ha chiesto l’assoluzione con formula piena sia perché il consumo di gruppo e’ da considerare un mero illecito amministrativo e sia perché dalle analisi cliniche non e’ emerso nell’organismo della minore alcun metabolita della canapa. Droga quest’ultima che rimane nell’organismo dell’assuntore molti giorni dopo l’assunzione
e che quindi, a parere della difesa, dopo 2 giorni dai fatti ,doveva essere facilmente riscontrabile e cosi non è stato. Il Tribunale quindi, all’esito di 2 ore di camera consiglio, ha emesso sentenza assolutoria perché il fatto non sussiste sia in relazione all’imputazione di violenza sessuale che di offerta-induzione al consumo di droga. 90 giorni per conoscere le motivazioni del Tribunale.