Cultura e Spettacolo

CELLOLE – L’acqua che fa scuola, taglio del nastro ai distributori ‘green’ grazie alla convenzione tra l’assessore Izzo, la S.T.E.I e gli imprenditori virtuosi

CELLOLE (Matilde Crolla) – La scuola non fa acqua da tutte le parti…al contrario è l’acqua che fa scuola! Grazie ad un’ambiziosa convenzione stipulata tra i Comune di Cellole e la società S.T.E.I. (Soluzioni e Tecnologie per l’Eco-compatibilità ed Inclusione) gli studenti cellolesi hanno da oggi nelle loro scuole acqua potabile a disposizione in maniera illimitata e gratuita. Il Comune di Cellole, tra l’altro, è il primo in Campania in cui la S.T.E.I ha inaugurato il progetto. Questa mattina l’assessore ‘green’ all’Istruzione, Martina Izzo, ha

tagliato il nastro insieme all’amministratore S.T.E.I Pier Casolari ai tre dispenser di acqua potabile installati in questi mesi dalla società nei plessi ‘Rodari’, ‘Serao’ e ‘Fermi’ dell’istituto comprensivo di Cellole, diretto dalla preside Gabriella Rubino. Presenti anche gli imprenditori virtuosi di Cellole che con il loro contributo economico hanno voluto partecipare a questa lungimirante iniziativa sponsorizzando da

subito il progetto da oggi per i prossimi cinque anni. Il servizio, infatti, è a costo zero per l’Ente comunale, per le famiglie e per la scuola in quanto sono gli sponsor i finanziatori del progetto della S.T.E.I. con l’apposizione dei loro loghi sia sui dispenser che sulle borracce. Attraverso tale progetto si riduce drasticamente l’uso della plastica (ricordiamo che la proposta legislativa della Strategia Europea sulla plastica

bandisce dal 2021 la vendita di molti prodotti in plastica monouso ndr). La società incaricata si occuperà, tra l’altro, della manutenzione continua dei dispenser e del rifornimento degli stessi erogatori di acqua. La stessa sarà controllata, microfiltrata e battericamente purificata. Il progetto della S.T.E.I. consentirà al Comune di Cellole di fare un passo in più verso l’ecosostenibilità e quanto previsto dall’Agenda

2030. I vantaggi saranno tangibili sin da subito: un alunno in un anno evita di comprare più di 200 bottiglie d’acqua. L’acqua è microfiltrata dunque priva di impurità e sempre disponibile. Si eviteranno problemi di stoccaggio di ricarica e si risparmia in termini

di produzione e smaltimento della plastica e di emissioni di CO2. Una classe di alunni in un anno potrà evitare la produzione di circa 7.200 bottigliette in Pet che corrispondono a 700 kg in meno di plastica e può in questo modo salvaguardare l’esistenza dell’ozono la cui perdita crea danni alla salute dell’uomo e il surriscaldamento del pianeta. “Con il progetto ‘L’acqua che fa scuola’ gli obiettivi che intendiamo

perseguire sono due: ridurre l’uso della plastica monouso e promuovere l’acqua pubblica, sviluppando così una maggiore coscienza ecologica a partire dai più giovani- ha dichiarato l’assessore Izzo-. Il coinvolgimento delle scuole è fondamentale per incentivare pratiche ecologiche. Diffondere comportamenti virtuosi ed ecosostenibili è la scelta vincente per tutelare un bene prezioso come l’acqua: per

questo vogliamo coinvolgere i più piccoli in questa bella iniziativa. Oggi ai bambini sono state consegnate gratuitamente le borracce di alluminio, in modo tale da ridurre fortemente l’utilizzo della plastica monouso, alleggerire gli zaini e far risparmiare alle famiglie. I ringraziamenti particolari vanno a Pier Casolari, a Raffaele, Laura ma soprattutto agli sponsor”.