SESSA AURUNCA – Quattro classi dello Scientifico riprendono le lezioni nelle aule della nuova sede
SESSA AURUNCA (Matilde Crolla) – Questa mattina, con la riapertura delle scuole dopo la pausa natalizia, grazie all’impegno dell’amministrazione comunale di Sessa Aurunca, quattro classi del Liceo Scientifico (3B-4B-5B-5C) hanno ripreso le lezioni nelle aule della nuova sede, quella che un tempo ospitava il comando di Polizia Municipale. Il dirigente scolastico, Giovanni Battista Abbate, lieto
per la realizzazione di questo obiettivo, ha espresso il suo saluto agli alunni e ai docenti delle suddette classi. Poco prima delle vacanze di Natale il sindaco Lorenzo Di Iorio ed il dirigente scolastico avevano tagliato il nastro alla nuova realtà. I locali di viale Trieste, che un tempo ospitavano il comando di polizia municipale, sono stati infatti consegnati dall’amministrazione comunale alla scuola
superiore la cui sede storica è adiacente alla struttura appena inaugurata. Le sollecitazioni giunte dal dirigente, Giovanni Battista Abbate, al primo cittadino non sono rimaste inascoltate. Al contrario. Grazie ad un passaggio, reso possibile per la generosità della famiglia Capomacchio, gli studenti delle classi terza, quarta, quinta B e quinta C entrano dall’ingresso principale dell’ex ‘Majorana’ ma
possono fare lezione finalmente nelle nuove aule e non più nei laboratori come succedeva da qualche anno a questa parte. Il Liceo Scientifico, infatti, essendo uno dei fiori all’occhiello dell’istruzione superiore aurunca, conta numerosi iscritti per cui negli ultimi anni la struttura originaria non riusciva più a contenere tutte le sezioni formatesi nel tempo. La dirigenza si era vista costretta a ‘sfruttare’ i
laboratori a mo’ di classi. trovando una soluzione provvisoria. La decisione dell’amministrazione comunale di donare la sede dell’ex polizia municipale è stata una vera e propria ‘manna dal cielo’. I ragazzi, dunque, entrano dall’ingresso principale per poi raggiungere attraverso il cortile un varco ricavato dal giardino della famiglia Capomacchio, che ha donato parte del terreno, che permette l’accesso direttamente nelle nuove aule.