CELLOLE – Iovino si candida nella lista ‘Cellole Libera’ guidata da Cristina Compasso: trattative in corso sul nome di D’Onofrio

CELLOLE (Matilde Crolla) – Giovanni Iovino ha firmato la disponibilità a chiudere il cerchio della lista capeggiata dall’avvocato Cristina Compasso e denominata ‘Cellole Libera’. In serata Iovino ha firmato la sua disponibilità di candidatura. Domattina sarà confermata

l’ufficialità della sua presenza in lista. Alle ore 12 saranno presentati in Comune i nomi di tutti i protagonisti di questa imminente competizione elettorale. Nella lista di Cristina Compasso, messa in piedi da diverse settimane dall’ex presidente del consiglio comunale Giovanni Di Meo e dall’avvocato Attilio Compasso, troviamo anche l’ex assessore dell’amministrazione uscente, Antonietta Marchegiano, e Francesco Barretta, figlio del compianto sindaco Angelo Barretta. Non troviamo, invece, l’ex assessore

all’Istruzione, Alexia Russo, che come Marianna Freda, è rimasta fuori da ‘giochi’. Nella lista di Compasso troviamo anche una componente di ‘Generazione Aurunca’, nella persona di Marianna Mauriello. La quota rosa in ‘Cellole Libera’ è rappresentata anche da Giusy Pecoraro e Loredana Manfredi. Tra i candidati maschili, invece, troviamo insieme a Iovino e Barretta, Giovanni Di Meo, Francesco Perretta,

Umberto Sarno, Pasquale Verrengia detto ‘Lino’. Ma c’è anche un rappresentante di Borgo Centore nella persona di Marco Canzano, fino a qualche giorno fa in trattativa sul tavolo di Di Leone come Barretta e Iovino. Voci indiscrete parlano di un tentativo in atto da parte del gruppo politico dei Compasso di candidare nella lista anche Fiore Renzo D’Onofrio, consigliere uscente del ‘Comitato Civico Cellolese’. Questo alla luce di diversi confronti tra i due gruppi registratisi negli ultimi due giorni. Ieri

notte trapela che il gruppo civico avrebbe proposto, in maniera irremovibile, insieme alla figura di D’Onofrio anche quella del capogruppo Guido Di Leone e di una quota rosa. Fino a stamattina ci sono stati tentativi di trattativa, ma a quanto pare entrambi i gruppi al momento viaggiano su direzioni e posizioni diverse rispetto ad una possibile ‘sintesi’ politica.