SESSA A./CELLOLE – Tribunale di Roma: carta del docente da 500 euro spetta anche ai precari
SESSA AURUNCA / CELLOLE – Il Tribunale di Roma, nella persona del dott. Tizzano, in data 22.02.2023 ha emesso due sentenze (n. 1865-1864/20223), con le quali accerta il diritto anche ai precari la somma di €500.00 annui. Due docenti, da anni precarie si sono rivolte allo Studio Legale BFI (Buonamano-Fusco-Izzo), al fine di vedersi accertato il suo diritto ad usufruire del
beneficio economico di € 500,00 annui, tramite la “c.d. Carta elettronica del docente” (introdotto dalla l. 107/2015 al fine di promuovere l’acquisito di beni e servizi formativi per lo sviluppo delle competenze professionali dei docenti). Il tribunale capitolino, nella motivazione della sentenza afferma che. “Dunque, nella misura in cui l’amministrazione scolastica si serve, per la fornitura
del servizio scolastico, anche di un’altra aliquota di personale docente, non di ruolo, non può legittimamente sottrarsi al dovere di assicurarne la formazione, anche con l’obiettivo di garantire la qualità dell’insegnamento fornito agli studenti. Non può, allora, l’amministrazione far mancare a tale personale gli strumenti per sostenerne la formazione, inclusa la carta. L’irragionevolezza
dell’esclusione di tale personale risulta ancor più evidente se si considera che la carta è erogata ai docenti “a tempo parziale” il cui impegno didattico può, in ipotesi, essere più ridotto, e finanche ai docenti che “sono in periodo di formazione e prova” i quali potrebbero non superare il periodo di prova e non conseguire la stabilità del rapporto.” Il giudice, in conclusione, “previa
disapplicazione del d.P.C.M. del 23 settembre 2015 e del d.P.C.M. del 28.11.2016, per violazione delle clausole 4 e 6 dell’Accordo quadro sul lavoro a tempo determinato (concluso il 18 marzo 1999 fra le organizzazioni intercategoriali a carattere generale – CES, CEEP e UNICE – e recepito dalla Direttiva 99/70/CE), accertato il diritto della parte ricorrente, condanna il Ministero
dell’Istruzione ad erogare alla docente la Carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione di cui all’art. 1, comma 121, L. 107/2015 con accredito dell’importo di € 500,00 per gli anni scolastici 2020/2021 e 2021/2022 già trascorsi (cadauno)”. Le sopracitate sentenze non fanno altro che confermare le motivazioni indicate dal Consiglio di Stato, ribadendo il dovere di riconoscere
il diritto al Bonus 500 euro quando è possibile verificare che il personale di ruolo e i precari assunti con contratto al 31 agosto/30 giugno o fino al termine delle attività didattiche, e svolgono le stesse mansioni e sono in possesso delle stesse competenze disciplinari, pedagogiche e didattiche.