*ESCLUSIVA* CELLOLE – La Sagra dei Fagioli ottiene il prestigioso riconoscimento nazionale di ‘Sagra di Qualità’
CELLOLE (Matilde Crolla) – La Sagra dei Fagioli di Cellole ha ottenuto il prestigioso riconoscimento nazionale di ‘Sagra di Qualità’. La candidatura è stata presentata la scorsa estate dalla Pro Loco Città di Cellole, presieduta da Angelo Di Lorenzo, in stretta collaborazione e sinergia con l’amministrazione comunale nella persona del sindaco Guido Di Leone e dell’assessore al Turismo Giuseppe Ponticelli. Per l’occasione, mentre erano in corso i preparativi della 47esima edizione, giunsero a Cellole gli ispettori dell’Unpli nazionale
e regionale che visionarono la tradizionale manifestazione culinaria valutando con la loro competenza se l’evento meritasse o meno per le sue caratteristiche l’importante riconoscimento. Da qualche giorno è giunta l’ufficialità che riempie d’orgoglio l’intera comunità cellolese. Se, infatti, la Sagra dei Fagioli è riuscita ad ottenere la certificazione nazionale di ‘Sagra di Qualità’ lo si deve non
solo all’amministrazione comunale cellolese e alla Pro Loco che si sono adoperate per organizzare la visita di ispezione dell’Unpli, ma a tutti coloro che si sono avvicendati nel corso del tempo e per quarantasette anni hanno messo a disposizione il loro tempo e le loro competenze per rendere questa manifestazione unica nel suo genere. La Sagra dei Fagioli nasce nel lontano 1975 insieme al Gruppo
Folkloristico su iniziativa di don Cosma Capomaccio, allora parroco della chiesa di San Marco e San Vito. “Lo scopo era di creare uno sviluppo sociale e fare in modo che i giovani potessero trovare un punto di incontro dove poter maturare e crescere. Infatti il popolo aveva appena conquistato l’autonomia comunale e quindi ci si avviava verso un cammino fatto di idee e conoscenze nuove- ci racconta
il professore Domenico Girone che ha raccolto in uno scritto la storia della Sagra e del Gruppo Folkloristico e che ci ha gentilmente messo a disposizione le esclusive foto pubblicate -. Si inizia con l’incontrarsi, si stabiliscono le cariche di quello che sarà il Direttivo del gruppo. Ognuno porterà avanti il compito assegnatogli. Il gruppo folk comincia le prove nell’Autunno del 1974 nel Salone Parrocchiale della chiesa dei SS Marco e Vito. Per tutto l’inverno si prepara uno spettacolo per il mese di agosto (1975) ed in coincidenza si fa nascere
la Prima Sagra dell’Estate Cellolese (la festa dei fagioli)”. E continua: “Il giorno della festa il Gruppo Folkloristico Cellolese, dopo aver fatto la sfilata per il paese, intratteneva il pubblico in piazza presentando il programma preparato durante l’inverno”. Il racconto del professore Girone continua: “Contemporaneamente venivano offerti i fagioli, pane, vino, insalata di pomodori e melanzane. Per i fagioli il comitato andava per la campagna a chiederne un’offerta. Il primo anno vennero raccolti 27 chili di fagioli “Cannellini” definiti i fagioli dei
signori perché non facilmente il popolo poteva permettersi il lusso di mangiarli. Questi venivano cotti in recipienti di creta “pignàti”. Per due o tre anni il tutto veniva offerto gratuitamente ai presenti. Poi si decise di chiedere una somma per ogni consumazione. A questa decisione si arrivò un po’ per far fronte alle spese, perché la festa riscuoteva successo e c’era bisogno di comprare l’occorrente. Un po’ anche per qualche furbacchione che faceva i viaggi di fagioli e li svuotava nei recipienti che stavano nel bagagliaio della macchina facendo cosi
provvista per un certo tempo”. Assieme ai fagioli alcune famiglie si presero il compito di cuocere una fatta di pane, cioè una quantità di una decina di chili di farina e dell’acqua necessaria e messa a lievitare in pezzi e cotto al forno, per darne una fetta a persona con il piatto di fagioli. “Poi furono cotte anche le melanzane tagliate a fette piccole (nella terminologia locale si dice “a fungitìegli” = a funghetti). Nel 1994 le persone che facevano parte della Sagra dei fagioli facevano nascere un canto. Nel canto vengono nominate tutte le persone addette
ai vari compiti. Il canto è creato da Angelina Martino ma eseguito maggiormente da Lucia Di Mambro”. Chi furono i primi membri del direttivo? Il presidente fu il sacerdote don Cosma, il vicepresidente Aniello Paduano, il cassiere Costantino Verrengia, il segretario Ludovico Freda, il direttore artistico coreografo e voce solista Francesco Girone. Dunque, nello specifico l’attestato è rivolto
a tutti quegli eventi culinari e di degustazione tipici di un territorio che hanno come obiettivo la promozione dei prodotti tipici dei territori e la tutela della cultura, del folklore, delle tradizioni, del turismo e dell’economia del territorio: la Sagra dei Fagioli incarna in pieno queste caratteristiche!