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CELLOLE – Primo comizio di ‘Cellole Libera’, l’appello agli elettori: “Abbiate uno scatto di orgoglio”

CELLOLE (Matilde Crolla) – Cristina Compasso, candidata a sindaco della lista ‘Cellole Libera’, ha presentato ieri sera ufficialmente agli elettori la sua squadra composta da Giovanni Di Meo, Umberto Sarno, Giovanni Iovino, Francesco Perretta, Marco Canzani, Francesco Barretta, Gaetano Palmieri, Marianna Mauriello, Giuseppina Mastroluca, Antonietta Marchegiano, Giusy Pecoraro e Loredana Manfredi. In una piazza Nassiriya gremita di gente, tra sostenitori e curiosi, l’avvocato cellolese ha spiegato pubblicamente le ragioni della scelta di scendere in campo. Quello di ‘Cellole Libera’ è un progetto

ambizioso ‘partorito’ da Giovanni Di Meo ed Attilio Compasso che in questi mesi, grazie al supporto di Umberto Sarno e Lino Verrengia, hanno portato avanti incontri, confronti, trattative fino ad arrivare a completare la rosa dei candidati sotto l’egida di Cristina Compasso. Una candidatura, secondo quanto riferito dalla stessa Compasso, che rappresenta sicuramente una rivoluzione per la comunità cellolese che mai prima d’ora ha visto scendere in campo una donna candidata sindaco. Cristina Compasso ha ricordato le lotte del ’70 che hanno consentito “ai nostri padri di conquistare con il sangue, con il sacrificio, l’autonomia del nostro popolo. Io lo ricordo bene, all’epoca ero una bambina”. Cristina Compasso prima

di presentare i suoi candidati non ha potuto fare a meno di ricordare la figura di Angelo Barretta. “Un uomo, un sindaco, volato via troppo presto che aveva donato una speranza al suo popolo. Quella speranza deve continuare ad illuminare la nostra comunità. Noi siamo l’unico cambiamento che potrà consentire di continuare quell’opera di cambiamento fortemente voluta da Angelo Barretta”, ha affermato a gran voce Cristina Compasso. La candidata a sindaco di ‘Cellole Libera’ ha voluto menzionare anche il ‘Comitato Civico Cellolese’, nella persona del capogruppo Guido Di Leone (presente tra il pubblico ndr), del consigliere Fiore Renzo D’Onofrio e del presidente Carmine Freda. “Ci sono state delle incomprensioni durante le trattative, ma mi auguro di cuore che queste possano essere superate. Abbiamo un obiettivo comune, il bene di

questo paese. Mi auguro di cuore che possa esserci un’apertura ed una collaborazione futura. Ho avuto modo di apprezzare personalmente quanto fatto in questi anni dal ‘Comitato Civico Cellolese’”. Il comizio è continuato con l’intervento dei candidati. Ognuno di loro ha espresso il proprio punto di vista rispetto alla realtà cellolese, alle proposte ed ai progetti che intende realizzare in caso di vittoria.  Centrali sono stati i temi del lavoro, del turismo, della cultura. Si è parlato della creazione di parchi giochi pubblici, di politiche del lavoro, di iniziative a sostegno di chi lo ha perso, della valorizzazione della risorsa marina e tutela delle dune, dell’occupazione giovanile, delle infrastrutture, dell’arredo urbano, delle politiche sociali vicine ai meno abbienti,

della partecipazione ai bandi pubblici regionali ed europei per potenziare l’istruzione e della cultura in genere. Tutti obiettivi enunciati dai candidati con grinta ed entusiasmo. Non sono mancati strali lanciati nei confronti degli avversari. Francesco Barretta ha pubblicamente affermando che all’indomani della prematura dipartita del padre molti di coloro che erano al suo fianco hanno cominciato ad agire in netto contrasto con le ideologie e le linee guida del primo cittadino. Contraddizioni perpetrate

nel tempo che hanno portato poi alla rottura interna alla maggioranza e alle dimissioni degli assessori e del sindaco facente funzioni. Francesco Barretta ha anche affermato a gran voce: “Hanno tentato in tutti i modi di dividermi da mio fratello Joseph, ma non ci sono riusciti. Io e Joseph siamo una cosa sola!”. Anche Giovanni Di Meo ha voluto spiegare il suo iter amministrativo nella maggioranza Barretta, sottolineando di aver preso le distanze dal primo bilancio di previsione che si andava ad approvare “quando qualcuno voleva farmi credere che due più due fa cinque”. L’affondo c’è stato anche da parte di Umberto Sarno che ha sottolineato come “anche nell’ultimo consiglio comunale, grazie ai voti favorevoli dei fuoriusciti del ‘Comitato Civico Cellolese’, Armando Calenzo e Rossella Cappabianca, è stato votato un ennesimo bilancio fasullo. A differenza di Di Leone e D’Onofrio che ancora una volta hanno dimostrato la loro coerenza portando avanti i principi che li hanno sempre contraddistinti”.

“Il prossimo 10 giugno abbiate un altro sussulto d’orgoglio e nel segreto della vostra coscienza ascoltate il vostro cuore e votate la lista Cellole Libera, per ridare a Cellole e ai nostri figli un futuro migliore, di libertà e uguaglianza. Vi ringrazio e vi abbraccio tutti. Grazie Cellole, grazie Cellole Libera”!, è stato l’appello accorato di Cristina Compasso.

Foto: Angelo Stanziale

 

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