CELLOLE – Ventesimo anniversario della strage di Nassiriya: le istituzioni locali, militari, religiose e civili commemorano i martiri di quel 12 novembre 2003
CELLOLE (Matilde Crolla) – La comunità di Cellole commemora gli eroi della pace e ricorda i martiri della strage di Nassiriya consumatasi venti anni fa. Questa mattina, nella piazza ad essi dedicata, l’amministrazione comunale, targata Guido Di Leone, insieme alle autorità militari, religiose e civili ha deposto una corona d’alloro presso il Monumento ai Caduti sul corso Freda ed una presso
quello dei martiri di Nassiriya. La cerimonia ha avuto inizio con l’alzabandiera e l’esibizione della Fanfara Bersaglieri ‘Garibaldi’ di Caserta. La manifestazione è stata organizzata in collaborazione con le sezioni cittadine dell’Associazione Nazionale Insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (ANCRI) e dell’Associazione Nazionale Carabinieri (ANC). Presenti tutte le forze dell’ordine e gli organi istituzionali come la Questura, la Prefettura, i carabinieri, la polizia, la Guardia di Finanza, la Guardia Costiera, la polizia municipale
e la protezione civile a supporto dell’evento. Era presente anche una ricca delegazione di studenti dell’istituto comprensivo ‘Serao-Fermi’ accompagnati dai loro docenti e dal dirigente scolastico Gabriella Rubino. Il parroco don Lorenzo Langella ha proceduto alla benedizione dei due monumenti, presso i quali è stata deposta la corona d’alloro ha parte del sindaco Di Leone e del Generale Ciorra, e ha poi celebrato la santa messa presso la parrocchia San Marco e San Vito. “Ringrazio i rappresentanti delle forze dell’ordine per il lavoro svolto tutti
i giorni sul territorio. Ai bambini e ragazzi presenti rivolgo il mio invito a capire il valore di quella bandiera, il valore di uomini che hanno dato la vita per la nostra Patria- ha dichiarato il sindaco Guido Di Leone-. Quel 12 novembre 2003 ha segnato la storia della nostra Italia. Dodici carabinieri, cinque militari e due civili hanno perso la vita. Ancora ci domandiamo il perché. Loro erano lì per una missione
di pace. Momenti come questi devono essere di riflessione. Vi invito a sognare, ad essere ambiziosi, a cercare di arrivare ai vostri obiettivi, fate squadra, non servono inutili competizioni, pensiamo alla pace, alla libertà che sono i valori veri della nostra Nazione. Nella tristezza- ha concluso il sindaco-, in giorni come questi, dobbiamo ricordare uomini che hanno dato la vita per la nostra Nazione. Giorni
come questi servono a rendere vivo il ricordo, il ricordo per dare onore a loro. Oggi Cellole si inchina alla memoria di questi uomini”.