CELLOLE – “Cellole, come ogni città, è dei vivi nell’Eterno”, intervista esclusiva a don Lorenzo Langella
CELLOLE (Matilde Crolla) – In queste ultime settimane si è acceso a Cellole un dibattito social sulla sicurezza e sulla legalità. La riflessione fatta dal parroco don Lorenzo Langella al termine della celebrazione dei funerali di Roberto Fusciello non è stata compresa da tutti, o forse c’è stato qualcuno che non ha voluto comprenderla, strumentalizzando il suo discorso. “Quando viene alzata la pietra dal verminaio, i vermi
iniziano ad agitarsi”, ha dichiarato il responsabile del Polo della Legalità della Diocesi. “Il mio pensiero è stato travisato, strumentalizzato e c’è stato chi ha cavalcato l’onda della tragedia per lanciare all’esterno un’immagine completamente sbagliata di Cellole e dei suoi cittadini”, ha dichiarato ai nostri microfoni don Lorenzo Langella. Un’intervista in esclusiva a trecentosessanta gradi sui temi che riguardano
la delinquenza, lo spaccio di droga, l’uso di cocaina, i mistificatori ma anche sulla speranza che dobbiamo affidare nelle mani delle nuove generazioni, perché c’è ancora possibilità di fare comunità. “Cellole è ancora un paese di belle persone, solo un piccolissimo gruppo minoritario continua a vivere nella ‘disperazione'”, ha affermato. Seguiamo l’intervista video esclusiva (Basta cliccare in alto).