Disagi & Cronaca cittadina

CELLOLE – La comunità perde l’amato artigiano del legno, è scomparso ‘Mastro Luigi’

CELLOLE – E’ venuto a mancare nei giorni scorsi nella comunità di Cellole, Luigi Fusciello, conosciuto affettuosamente da tutti come “Mastro Luigi”. Il nome di “Mastro” derivato della sua straordinaria bravura ed esperienza nella sua attività di falegname, un’arte che ha coltivato con passione e dedizione per tutta la vita. La sua storica falegnameria è stata un punto di riferimento non solo per il paese, ma anche per le comunità circostanti, dove i suoi manufatti ancora oggi testimoniano la bellezza e la perizia di un mestiere antico e nobile, come anche ricordato con affetto dal parroco durante l’omelia, che anche nella parrocchia di Santa Lucia ci sono dei lavori realizzati dalle mani rugose di Mastro Luigi.

Quindi riportando ancora le parole del parroco oggi siamo tutti un po più poveri “perché abbiamo perso un uomo buono, onesto e dotato di un grande cuore”.

La scomparsa di Mastro Luigi lascia un vuoto enorme, reso ancor più doloroso dalla tragica perdita, solo qualche mese fa, del suo amato figlio Roberto. La morte prematura e traumatica di Roberto fu un colpo devastante per Luigi, un dolore che i familiari più vicini descrivono come evidente e incolmabile, un dolore così persistente che può essere stato, (anche a detto dei medici che lo avevano in cura), la causa

scatenante della sua malattia. Un male probabilmente latente che però dopo un lutto così tragico in pochi mesi può essersi acceso portandolo via in breve tempo dagli affetti più cari.

 La comunità, i tanti amici e soprattutto la sua famiglia sono ora uniti nel dolore, consapevoli che con la scomparsa di Luigi, non solo i suoi figli e parenti più stretti, ma anche tutti coloro che lo hanno conosciuto, restano orfani di un uomo che sì è sempre prodigato per tutti.

La sua bontà, la sua onestà e la sua laboriosità rimarranno un esempio luminoso per tutti noi, un’eredità che continuerà a vivere nei cuori e nelle opere da lui create.

Ciao Mastro Luigi