SESSA AURUNCA – I paradossi del Consorzio di Bonifica, i tre milioni di euro ci sono ma non possono essere utilizzati: ecco i motivi
SESSA AURUNCA (Matilde Crolla) – Consorzio Aurunco di Bonifica, situazione preoccupante per le sorti lavorative del personale, i quali a fronte dei recenti atti amministrativi messi in campo dalla Giunta Regionale, continuano a vivere una situazione di incertezza retributiva e funzionale. Infatti, nonostante sia stato approvato nel mese di dicembre il maxi emendamento che destina tre milioni di euro all’Ente di viale delle Terme, al momento non è stata firmata alcuna proroga del trasferimento temporaneo delle funzioni e dei servizi al Napoli-Volla. Trasferimento, infatti, scaduto lo scorso 31 dicembre 2018. Con
delibera di Giunta Regionale n° 679 del 24/10/18 “è stato assegnato, nelle more della individuazione di una definitiva soluzione, non oltre il 31/12/18, le funzioni relative al servizio pubblico di bonifica integrale, di cui al DGR n° 325/2018, già esercitate dal Consorzio Aurunco di Bonifica al Consorzio di Bonifica delle Paludi di Napoli e Volla”. Con la citata delibera n° 679, veniva assegnata una dotazione finanziaria di € 500.000 al Consorzio per le Paludi di Napoli e Volla per far fronte alle spese occorrenti al territorio del Consorzio Aurunco di Bonifica. Con delibera di Giunta Regionale n° 803 del 29/11/18 è stata assegnata una dotazione finanziaria di € 200.000 al Consorzio per le Paludi di Napoli e Volla per far fronte
alle spese occorrenti al territorio del Consorzio Aurunco di Bonifica che con L.R. n° 60/2018 comma 5, “la Regione riconosce al Consorzio Aurunco di Bonifica Aurunco un contributo complessivo di euro 3.000.000 a valere sul bilancio di previsione 2019-2021, previa presentazione di un piano di valorizzazione territoriale da realizzare nell’ambito del comprensorio di bonifica di pertinenza”. Nonostante i lavoratori abbiano preso atto della manifestazione di buona volontà intrapresa dalla Giunta Regionale, in merito alle problematiche patite, bisogna registrare un nulla di fatto. Ne è conseguita, infatti, la paradossale situazione per la quale non è possibile percepire lo stipendio di gennaio 2019 a causa del termine del distacco presso il Consorzio di Bonifica per le Paludi di Napoli e Volla, scaduto il 31 dicembre, nonostante
la disponibilità finanziaria giacente presso quel Consorzio. Inoltre, per ragioni mai accertate, i lavoratori hanno percepito la tredicesima mensilità e lo stipendio relativo al mese di dicembre, solo in data 27 dicembre, trascorrendo il sesto Natale di fila senza retribuzione, nonostante vi fossero disponibilità finanziarie. Il territorio ricadente nel comprensorio di bonifica del Consorzio Aurunco è sempre in stato di abbandono, con tutte le conseguenze negative per la popolazione e per le attività ivi presenti che ne possono derivare. L’attività di irrigazione, già non somministrata nella stagione 2018, non ha la
condizione per poter essere programmata, con ulteriori ricadute negative in termini occupazionali per i lavoratori stagionali e per il determinante apporto fornito alla filiera agricola-produttiva dell’area. La situazione finanziaria dell’Ente, in questo momento, presuppone una dotazione valutaria giacente presso il Consorzio per le Paludi di Napoli e Volla con possibilità di impiego a carico del commissario Testa, mentre nessuna dotazione è nelle disponibilità del commissario dell’Aurunco Foglia. A tal proposito i rappresentanti sindacali affermano che, siccome l’Ente è sempre gravato una grossa mole di pignoramenti che interessano anche e soprattutto i “debitori”, quali, in questo caso la Regione Campania, appare quantomeno
avventato assegnare una così importante e vitale somma, direttamente al Consorzio Aurunco di Bonifica alimentando le pretese giudiziarie dei creditori. Le organizzazioni sindacali di rappresentanza consortile, hanno in più occasioni richiesto un incontro per la discussione delle problematiche esposte e per una loro definitiva risoluzione, senza ricevere nessuna attenzione. Appare incomprensibile il meccanismo per il quale la Giunta Regionale della Campania, mette a disposizione delle somme e poi
non si preoccupa di poterle far utilizzare dai destinatari. Insomma, nonostante annunci e proclami di “risolutive soluzioni” per lo stato di crisi di del Consorzio Aurunco di Bonifica e delle sorti dei suoi dipendenti, nessun passo avanti è stato fatto nell’ottica della stabilizzazione della crisi che da quasi un decennio lo interessa.
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