BENI CONFISCATI – Oliviero a Grazzanise: “Un milione e mezzo per la rinascita di questa azienda sottratta a Schiavone e intitolata al maresciallo Nero”
GRAZZANISE – “La fattoria confiscata alla camorra è stata restituita alla collettività, ora è dedicata a un maresciallo dei carabinieri che è stato esempio di coraggio. Grazie a un milione e mezzo di fondi regionali è stato possibile far rinascere questo bene confiscato al clan Schiavone e a breve la struttura diventerà istituto tecnico con indirizzo di “Agraria e agroalimentare” della scuola “Falco” di Capua”. Così il presidente del Consiglio regionale della Campania Gennaro Oliviero che, questa mattina, era presente all’inaugurazione a Grazzanise
di un bene sottratto alla famiglia dell’ex boss Francesco Schiavone “Sandokan” con il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca che ha tagliato il nastro. “Il riutilizzo sociale rappresenta la sconfitta della camorra – continua Oliviero – i passi verso la rinascita di questi luoghi, un tempo simbolo di oppressione, passano anche attraverso la buona amministrazione e la filiera istituzionale fra territorio e Regione. Il Consiglio regionale della Campania, tempo fa, diede il via libera alla variante del progetto che prevedeva il cambio
di destinazione d’uso da fattoria a laboratori didattici. Grazie a quella decisione ora questa struttura accoglierà studenti. Il fatto che sia stato intitolato al maresciallo Baldassare Nero è un ulteriore sintomo di riscatto di un territorio”. Il presidente De Luca con il taglio del nastro ha dato il via libera alle attività e ha posto l’accento sui fondi stanziati per giungere a questo risultato. Un ringraziamento al presidente del Consiglio regionale è stato dato, dal palco, anche dal sindaco di Grazzanise, Enrico Petrella: “Ogni volta che ho chiamato in Consiglio ho trovato sempre una porta aperta. La storia Repubblicana si fa anche partendo dai piccoli comuni, come il nostro”. Di forza del coraggio
nel contrasto alla criminalità ha parlato infine il colonnello dei carabinieri Manuel Scarso, a capo del comando provinciale dei carabinieri di Caserta: “Questo luogo ora non sarà più ricordato come azienda del boss Schiavone – ha dichiarato Scarso – ma come istituto Baldassarre Nero, un carabiniere che amò l’uniforme, al servizio degli altri”.