CASERTA – PD, Oliviero risponde alla Camusso: se alle scorse elezioni alla guida del partito ci fosse Bonaccini avremmo scritto tutta un’altra storia
CASERTA – Oliviero risponde alla Camusso: “sono basito dalle sue dichiarazioni, peccato che non ho il piacere di conoscerla”. Il Presidente del Consiglio regionale, Gennaro Oliviero, è intervenuto nella polemica che in questi giorni sta trascinando il partito democratico casertano alle cronache nazionali in riguardo al tesseramento. In particolare, Oliviero ha risposto alla Senatrice
Susanna Camusso, nominata alle scorse politiche nel collegio casertano. Quest’ultima ha dichiarato: “nel casertano il Pd ha un futuro su idee e temi, non su tessere”. Il Presidente Oliviero ha replicato: “fino a qualche mese fa nel casertano il pd non aveva alcun futuro. Oggi, grazie soprattutto a questa ventata di novità che sta trasmettendo il Presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, lo intravediamo un futuro. Le idee e i temi non sono mai mancati, mancava invece la base, allontanatasi da logiche non democratiche che siamo
stati costretti a subire dalle stanze romane. Voglio ricordare alla Senatrice Camusso che non ho il piacere di conoscere, visto che in campagna elettorale non si è degnata nemmeno di chiedermi il voto, che se alla guida del partito Democratico alle scorse elezioni politiche ci fosse stato Bonaccini, probabilmente oggi avremmo scritto un’altra storia, poichè, punto cardine del suo programma
elettorale vi è l’esercizio delle primarie per le candidature, così come regola lo statuto del Pd. Da giorni assistiamo alla pratica della bugia ripetuta cento, mille volte, che non potrà mai essere la nuova verità. In genere i bambini cattivelli quando non riescono nei loro intenti rompono il giocattolo degli amichetti, tra i più grandicelli c’è chi porta via il pallone allorquando verificano che la squadra in cui giocano è sotto nel risultato o è quella più scarsa. Finora, per il bene del nostro partito, che non ci piace screditare ma esaltarlo, siamo stati zitti, ora, per
rispetto di tutti gli iscritti e nell’interesse della mozione Bonaccini, non possiamo più tacere. Forse è stato questo sempre il nostro errore, non gettare mai fango rimanendo responsabili. Credo che sia giunto il momento di smetterla, perché se il partito sta intravedendo quel futuro di cui parla la Senatrice Camusso, è grazie ai tanti militanti e simpatizzanti che hanno avuto il coraggio e riposto la speranza nella pronuncia di novità e cambiamento offerta ai territori dalla candidatura Bonaccini, tesserandosi”.