CELLOLE – Accusato di maltrattare la compagna, 43enne assolto perché dimostra di essere vittima e non carnefice
CELLOLE – Si e’ tenuta ieri l’udienza dibattimentale innanzi al Giudice Dott.Pacelli del Tribunale di S.Maria C.V. che ha visto coinvolto D.R.,43enne di Cellole, accusato di gravi e reiterati maltrattamenti ai danni della giovane compagna, costituitasi parte civile nel giudizio. Quest’ultima aveva, alcuni anni fa, denunciato l’uomo per una serie di condotte violente – sia sul piano fisico che morale- avvenute durante la triste
convivenza. L’imputato però, difeso dagli Avv. Lorenzo Montecuollo e Sonia Decente, e’ riuscito a dimostrare l’estraneità ai fatti contestati non solo sottoponendosi all’esame delle parti, ma soprattutto producendo sentenza penale a lui favorevole inerente proprio uno dei fatti oggetto dell’imputazione. Ed invero e’ emerso che era
stata, la presunta vittima e vale a dire la giovane donna a colpire violentemente l’imputato provocandogli gravi lesioni alle costole e che per questo grave fatto era stata già condannata in primo grado dal Tribunale di S.Maria CV. In quella sede la donna aveva asserito che l’uomo si sarebbe procurato le suddette lesioni facendo lavori
di giardinaggio e non a causa sua mentre davanti al nuovo giudice, compulsata dalla difesa dell’imputato, ha dichiarato che l’uomo si sarebbe procurato le lesioni cadendo dalla scale proprio nelle circostanze della lite avvenuta all’interno dell’abitazione. Una macroscopica diversità dichiarativa resa innanzi a due giudici diversi in relazione al medesimo fatto che ha inciso molto sull’esito del processo. In sede di arringa il P.M. ha comunque chiesto 1 anno ed 8 mesi
di reclusione a carico dell’uomo, mentre la difesa dell’imputato ha chiesto l’assoluzione perche’ il fatto non costituisce reato. Il Giudice all’esito della camera di consiglio ha quindi emesso sentenza assolutoria a favore dell’imputato per il reato grave di maltrattamenti mentre e’ stata accertata penalmente solo una lieve lesione di un giorno a carico della giovane donna. Quest’ultima peraltro e’ stata denunciata dal R.D., per il tramite del suo difensore, per calunnia e falsa testimonianza
proprio a a seguito delle divergenti dichiarazioni fatta dalla stesse su medesimi fatti. La vicenda quindi avrà ulteriori sviluppi e comunque conferma che sempre piu’ spesso anche gli uomini sono vittime di donne violente e prevaricatrice e non solo il contrario.
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