CELLOLE – Arrivederci professore Sigismondo…il ricordo di quel pomeriggio ‘speciale’ trascorso insieme
CELLOLE (Matilde Crolla) – Era il mese di febbraio quando con una certa emozione, tipica di quando ci si imbatte in personaggi di elevata cultura, ospitavamo presso l’auditorium San Marco e San Vito di Cellole il professore Sigismondo Sorgente in occasione della presentazione del suo ultimo romanzo dal titolo ‘Il denaro cancro del pianeta terra’. Erano sei anni che mancava dalla sua amata terra. Non riusciva ormai da tempo ad essere autosufficiente fisicamente, ma la sua mente era lucida e lo è stata fino all’ultimo
momento…Oggi la comunità piange la scomparsa di un uomo, di un intellettuale che ha fatto storia. Il professore Sigismondo Sorgente è deceduto oggi nella residenza in cui viveva ormai da tempo a Rocca d’Evandro. Le sue condizioni di salute sono peggiorate già con la morte della sua cara moglie, l’amata maestra Elena, scomparsa circa un decennio fa. Nonostante i tanti dolori e dispiaceri che ha dovuto sopportare, soprattutto negli ultimi anni della sua vita, il professore Sigismondo non si è mai perso d’animo
e ha ancora di più riversato sulla lettura e sullo studio quell’amore che provava dentro di sé e che non poteva più destinare alla sua compagna di vita. Il professore Sigismondo è stato un maestro di scuola, tanti gli studenti che hanno avuto la fortuna di incrociare il suo cammino, ma anche di vita. Coltivava tante passioni, tra cui quella calcistica. E’ stato per anni dirigente della squadra di Cellole ma soprattutto un grande tifoso. Al calcio ha dedicato alcuni scritti che ormai entreranno a far parte del patrimonio culturale
della comunità cellolese. Amava chiacchierare, raccontare aneddoti di ogni genere ed appassionare la sua platea con i discorsi aulici che lo contraddistinguevano. Il professore Sigismondo è un pilastro che la cultura cellolese
ha perso e siamo certi rimpiangerà per lungo tempo. Professore, onorata di averti conosciuto e di averti intervistato…spero nel mio piccolo di averti donato un po’ di felicità in quel pomeriggio trascorso insieme, quando con orgoglio presentasti al pubblico il tuo ultimo lavoro, attorniato da tanti amici di un tempo e tuoi fedeli ammiratori…Che la terra ti sia lieve…