CELLOLE/BAIA DOMIZIA – ‘Angeli del deserto’, in arrivo 12 bambini Saharawi ospiti di un bene confiscato
CELLOLE (Matilde Crolla) – Arriveranno il prossimo 30 luglio a Baia Domizia, presso il bene confiscato alla camorra in viale dell’Erica (sede della cooperativa Didaxè presieduta da Lino Verrengia ndr), un gruppo di dodici bambini appartenenti al popolo Saharawi con due accompagnatori, sotto tutela dell’Onu provenienti dal campo profughi del deserto del Sahara, a sud dell’Algeria. I piccoli saranno nella
cittadina litoranea fino al 4 agosto grazie all’associazione ‘Bambini senza Confini’ di cui Gina Cassetta è referente territoriale. I bambini sono ospiti di vari Paesi d’Europa e già da qualche settimana stanno viaggiando a gruppi. La loro permanenza a Cellole rientra in un progetto di natura internazionale che ha lo scopo di ‘allontanarli’ dal caldo del deserto che in questo periodo arriva a 50/ 52 gradi. Già
tre anni fa alcuni bambini Saharawi furono ospitati a Baia Domizia trascorrendo delle giornate indimenticabili. Quest’anno l’esperienza si ripete per un altro gruppo di dodici bambini. Il tutto è stato possibile grazie all’interessamento dell’associazione ‘Bambini senza confini’ in collaborazione con l’amministrazione comunale targata Guido Di Leone, nella persona dell’assessore alle Politiche
sociali, Antonietta Marchegiano, e della cooperativa Didaxè presieduta da Lino Verrengia che ha messo a disposizione la struttura.
A fare gli onori di casa sarà proprio Gina che da anni fa parte di questo sodalizio che si occupa dell’accoglienza di gruppi di bambini provenienti da Sahara. Sono numerosi i gruppi di bambini dai sei ai dieci anni che giungono in Italia nel mese di luglio per
restarvi fino ad agosto, ospitati in strutture messe a disposizione dall’associazione grazie ovviamente al beneplacito del Ministero. Nel corso di questo periodo i bambini hanno la possibilità di essere sottoposti a visite mediche oltre ad avere a disposizione confort di ogni tipo, dai beni primari a quelli ludici ed educativi, possibile grazie
ad una catena umana di solidarietà che vede la sinergia tra associazionismo ed istituzioni locali. Al momento i dodici bambini che giungeranno a Cellole si trovano a Quarto in provincia di Napoli. Anche in questo caso ospiti di una struttura confiscata alla camorra.
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