CELLOLE – Conclusa la festa in onore della Madonna di Costantinopoli, il bilancio tra concerto di Max Gazzè e decreto di ‘Civitas Mariae’
CELLOLE (Matilde Crolla) – E’ terminata con successo la festa patronale dedicata alla Madonna Santissima di Costantinopoli. Ieri il concerto di Max Gazzè ha concluso in maniera sorprendente i tre giorni di festeggiamenti. Toccante la processione che ha visto la celebrazione della santa messa presso l’antica chiesa di San Marco officiata
dal vescovo monsignor Orazio Francesco Piazza. Nel corso della cerimonia è stato anche consegnato ufficialmente il decreto con il quale la città di Cellole diventa Civitas Mariae. “Per intercessione della Madonna in Italia il culto della Vergine Maria di Costantinopoli iniziò con i monaci basiliani. La chiesa di San Marco di Cellole molto probabilmente fu eretta proprio da una comunità di frati devoti a san Basilio. Esso
è il monumento cristiano più antico di Cellole e la tradizione parla di un passaggio dell’evangelista Marco proprio in questa zona. La tradizione parla anche di un episodio risalente al 1799 quando i cavalli delle truppe francesi giunte in questa zona, durante le loro incursioni, si fermarono immobili al cospetto della Madonna di
Costantinopoli. La chiesetta è anche diventata santuario diocesano della Madonna di Costantinopoli madre dei sofferenti”, è quanto emerso dal decreto del vescovo letto da don Lorenzo Langella durante la messa. “Ringrazio il vescovo per averci onorato di questa onorificenza. Ringrazio il parroco don Lorenzo Langella ed il dottore Benedetto Zannino che hanno contribuito affinché questo accadesse. Ringrazio la mia
amministrazione. Stiamo uscendo da un momento difficile, di due anni di pandemia. Dobbiamo lavorare per essere tutti una grande famiglia”, queste le parole del sindaco che ha approfittato per ringraziare anche il Comitato Festeggiamenti per il lavoro svolto in pochi mesi per consentire a tutta la comunità di rivivere nuovamente l’amata
festa della Madonna di Costantinopoli. I festeggiamenti si sono conclusi con uno spettacolo di fuochi d’artificio che ha illuminato il già bellissimo campanile della chiesa di San Marco e San Vito.
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