Disagi & Cronaca cittadina

CELLOLE – ‘Il Cammello’ consegna le crocchette al canile. Bove lancia un nuovo appello: ecco i numeri impressionanti dei debiti dei Comuni

CELLOLE (Matilde Crolla) – I volontari dell’associazione ‘Il Cammello’ ieri mattina hanno consegnato diversi sacchi di crocchette al ‘Centro Cinofilo Santa Lucia’. Guido Di Leone, Luca Stanziale e Ferdinando Giordano dopo aver portato a termine con successo la raccolta di beneficenza ieri mattina hanno consegnato le crocchette ed incontrato il titolare del canile di Cellole, Alfonso Roberto Bove. C’è stato

un lungo confronto sulle problematiche che Bove sta fronteggiando in questo periodo. “Posso dire

che trovo grande umanità e vicinanza da parte delle associazioni, soprattutto di quelle laziali, rispetto alle amministrazioni locali convenzionate con il canile”, ha dichiarato a muso duro. “Siamo al tracollo- ha continuato-. Il Comune di Sessa Aurunca ci deve 650mila euro ma non abbiamo ricevuto nessuna risposta concreta da parte del sindaco. Il Comune di Carinola, anch’esso debitore di diverse migliaia di euro, è in

attesa di approvare il riequilibrio di bilancio e poi probabilmente inizierà a pagarci seriamente. Per quanto riguarda Cellole, c’è stato dato un anticipo ma è cosa poca se si pensa a quanto ancora avanziamo. Cellole, infatti- ha continuato Bove- ci deve ancora 160mila euro. Entro la fine del mese la sindaca Compasso ha garantito che provvederà alla transazione nella speranza che saremo pagati una volta per tutte per poi procedere con l’espletamento di una nuova gara”. Intanto, proprio nei giorni scorsi

attraverso i legali messi a disposizione dalla ‘Lega Nazionale in Difesa del Cane’, Bove ha proceduto con una denuncia alla Procura della Repubblica nei confronti delle tre amministrazioni debitrici. I reati imputati sono quelli di maltrattamento ed abbandono di animali. “Sono i sindaci i proprietari dei cani randagi presenti sul territorio comunale. Se l’Asl li preleva e li consegna al canile ogni amministratore ha il compito di prendersene cura provvedendo al fabbisogno di ogni singolo cane”. Facendo un sopralluogo nel canile, come fatto anche ieri da Di Leone, Stanziale e Giordano, è possibile effettivamente rendersi

conto di come vivono bene qui gli amici a quattro zampe. Un ambiente pulito, spazi ampi per farli camminare e giocare. Abbeveratoi automatici sempre pieni di acqua grazie ad un sistema di serbatoi che consente una continua presenza di acqua. C’è poi la zona per i cani in quarantena, quelli che hanno sùbito interventi chirurgici o che hanno contratto qualche patologia particolare. Ogni ambiente è destinato ad una tipologia di razza anche in base alle dimensioni ed al comportamento. Tutto curato nei minimi dettagli da Alfonso Roberto Bove. “Ho le banche che non riescono più a farmi credito. Ho i fornitori che reclamano. Il nostro

deposito per il mangime un tempo era pieno, ora invece non lo è più. Mi è stato ipotecato tutto. Chiedo ai Comuni debitori- continua Roberto Bove- di adempiere ai loro obblighi economici”. E pensare che il fenomeno del randagismo desta preoccupazione in questi Comuni. Vista la presenza del canile è diventato difficile trovare branchi di cani per strada. “In tante occasioni abbiamo evitato che questi cagnolini finissero nei lager, di cui purtroppo è pieno l’intero territorio nazionale. Io spero che questo possiamo continuare a scongiurarlo”.

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