CELLOLE – La disabilità raccontata con gli occhi dei più piccoli, successo del progetto de ‘La Primavera’
CELLOLE (Matilde Crolla) – ‘La coccinella senza un’ala’, è questo il titolo del racconto collettivo con cui l’istituto ‘La Primavera’ diretto da Maria Antonietta Pellegrino ha partecipato al concorso bandito dal Garante dei diritti per le persone con disabilità della Regione Campania. Sono state le insegnanti Donatella Sorgente, responsabile
del coordinamento per il sostegno della scuola, e Lucia Lamberti, insegnante di sezione, a coinvolgere i piccoli alunni dell’istituto paritario nella redazione del racconto dedicato alla piccola coccinella senza un’ala. Ai bambini della sezione è stata presentata la coccinella Lella ed attraverso domande guidate i bambini sono stati invitati
ad identificarsi con il personaggio che rimaneva in basso a guardare le altre coccinelle in volo. “Abbiamo chiesto ai bambini di introdurre un nuovo personaggio ed è stato presentato il contadino che ha esposto il suo problema: ha un melo nel giardino invaso dagli afidi- spiega Sorgente-. Dopo aver inventato il racconto ai bambini
è stato chiesto di illustrare le scene e i personaggi. Ai bambini è stato chiesto poi di esplicitare il messaggio del racconto spiegando che la coccinella senza un’ala va protetta. Altri bambini hanno risposto che tutti abbiamo delle qualità, pur essendo diversi siamo tutti speciali. L’esperienza è stata ampliata con la maestra di inglese Amalia Di Lorenzo che ha mimato la storia ripetendo i nomi dei personaggi
in lingua”, conclude. Insomma, un modo molto vicino al mondo dei più piccoli per spiegare la disabilità. La scuola ‘La Primavera’ è tra l’altro molto sensibile alla problematica. Ricordiamo che qualche mese fa è riuscita ad ottenere da parte dell’amministrazione comunale di Cellole, capitanata dal sindaco Guido Di Leone, un ausilio posturale
per una piccola alunna della scuola che le permette di stare seduta ad altezza bambino, ai fini della socializzazione all’interno del gruppo sezione, ma anche utile per la postura. Infatti, la sedia viene chiamata ‘sistema posturale’ in quanto le consente di stare dritta e di evitare che la gran parte delle attività possa svolgerla tra le braccia della maestra.
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