CELLOLE – Lauretano approva il bilancio con i voti di Calenzo e Cappabianca. Assenti Marchegiano, Iovino, Russo e Freda: assise all’insegna delle fratture interne
CELLOLE (Matilde Crolla) – Un consiglio comunale sui generis, l’ultimo di questo mandato amministrativo, l’ultima assise dell’amministrazione Barretta ma anche l’ultima del ‘Comitato Civico Cellolese’. Si è trattata di un’assise che avrebbe dovuto affrontare argomentazioni prettamente amministrative ma è stata la politica a farla da padrone, soprattutto gli scenari e le alleanze che si sono creati negli ultimi mesi. Non si è potuto fare a meno di registrare l’assenza di una fetta del consiglio
comunale che ha determinato un numero legale risicato che solo per un pelo ha consentito lo svolgimento della seduta. Infatti, erano assenti gli assessori dimissionari nella persona di Antonietta Marchegiano ed Alexia Russo, il presidente del consiglio comunale, Marianna Freda, anch’essa dimissionaria. Anche l’assessore Giovanni Iovino non era presente. Dunque, la maggioranza si è ‘retta’ sulla presenza di Francesco Lauretano, sindaco dimissionario facente funzioni, che in qualità di consigliere anziano
ha assunto il ruolo di presidente del consiglio comunale, di Franco Sorgente e di Anna Maria Caliendo, giunta da Bologna proprio per consentire lo svolgimento dell’assise. L’opposizione, invece, era presente tutta anche se divisa. E la frattura interna è emersa proprio durante la seduta del consiglio comunale visto il voto favorevole espresso da Armando Calenzo e Rossella Cappabianca all’approvazione del bilancio di previsione. Come sono emerse le contraddizioni interne a questa maggioranza, vista l’assenza di ben quattro membri. Ad aprire i lavori è stata il segretario comunale Viviana di Gennaro che ha
proceduto alla surroga del consigliere dimissionario Giovanni Di Meo. Al suo posto ha fatto il suo ingresso in consiglio comunale il primo dei non eletti, Umberto Sarno, che è andato a posizionarsi all’opposizione. Il primo e l’ultimo consiglio comunale per Sarno di questo mandato amministrativo. Si è proceduto poi con l’approvazione dei verbali della seduta precedente, l’approvazione del piano finanziario, determinazione tariffe e rateizzazione dell’imposta unica comunale dell’anno 2018 con conseguente conferma delle aliquote Imu, Tasi e Tari. Si è passati poi all’approvazione del documento unico di programmazione
ed infine all’approvazione del bilancio di previsione 2018/2020 e relativi allegati obbligatori. E proprio su questo punto gli animi si sono surriscaldati. Francesco Lauretano non ha potuto fare a meno di segnalare con un certo rammarico l’assenza dei tre assessori e del presidente del consiglio comunale, firmatari di ben dieci delibere presenti all’interno del documento finanziario. “Ora è tutto molto più chiaro- ha dichiarato il vicesindaco della giunta Barretta-. C’è chi si assume le proprie responsabilità, ancora una volta, rispetto ad un bilancio tecnico che non poteva non essere approvato
per consentire alla macchina amministrativa di andare avanti e chi invece preferisce fuggire ancora una volta dinanzi alle proprie responsabilità, a quell’impegno preso con gli elettori nel 2016”. E ha poi aggiunto a microfoni spenti: “Ringrazio il consigliere Caliendo per essere venuta anche in quest’occasione dimostrando il proprio senso di responsabilità rispetto agli impegni amministrativi, pur avendo fatto tanti chilometri”.
Da segnalare la posizione della new entry, Umberto Sarno, rispetto al bilancio. “Questo è un bilancio non congruo con la realtà. È fatto di numeri ma non è attendibile. I fondi messi a disposizione per le politiche sociali scarseggiano”, ha dichiarato Sarno. A prendere la parola è stato poi Fiore Renzo D’Onofrio. “Eccoci giunti all’ultimo appuntamento di questo percorso nato due anni fa, quando siamo entrati nelle vostre case con la lista del ‘Comitato Civico Cellolese’. Molti di voi hanno
creduto nei nostri progetti e nel nostro entusiasmo. Oggi siamo chiamati a votare il bilancio di previsione. Non possiamo dimenticare quanti problemi ha causato lo scorso anno l’approvazione dell’allora bilancio di previsione che aprì una prima breccia nella maggioranza uscente. Problemi che portarono alla sostituzione dell’allora presidente del consiglio comunale e problemi che hanno indotto membri di tale Consiglio a votare contro tale previsione. I problemi c’erano
mesi fa e sono gli stessi che sono presenti ad oggi. Da parte nostra continueremo sempre a comportarci in maniera in linea e coerente con i nostri principi”. Infine, la parola è stata presa da Guido Di Leone: “Torniamo in aula dopo ben cinque mesi. Sono costretto a segnalare ancora una volta delle carenze. Quando va presentata in consiglio comunale una mozione o un’interrogazione non va nascosta, perché si offende l’intelligenza dei cittadini. Non sappiamo che fine hanno fatto i soldi dell’Arena dei Pini, tanti professano la trasparenza ma molti non sanno cosa sia. Il bilancio è un punto importante per la vita del Comune e
noi in questi due anni non ci siamo mai tirati indietro. Abbiamo sempre discusso, ma sul bilancio ci siamo sempre opposti. Abbiamo un bilancio malato e non nascondo che mentre noi eravamo qui a dire che il bilancio non andava bene, altri scappavano. Se vogliamo essere il cambiamento bisogna cambiare da qui. In questi ultimi mesi la politica è scesa in basso, questo consiglio comunale ha fatto sprofondare il senso della politica. Mi auguro che chi amministrerà nei prossimi anni avrà la responsabilità di fare solo per il bene del paese”.
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