CELLOLE – Lodo Eco4, Di Leone salva il Comune: accordo transattivo di un milione e 200mila euro

CELLOLE (Matilde Crolla) – Lodo Eco4: alle battute finali. “Oggi è un giorno importante per il nostro Comune- esordisce il sindaco Guido Di Leone – . Chiedo dunque al presidente del consiglio comunale Mena Lauretano di essere elastica rispetto ai nostri interventi. Parte tutto

dal 2001 con l’affidamento della gestione dei rifiuti alla società Eco4 chiamata poi Egea service. Sappiamo i nomi e i cognomi che stavano dietro questa società. Faccio un passo indietro. Tutto inizia nel 2012 quando arriva questa prima tegola del fallimento e della successiva richiesta di

somme non pagate negli anni passati. In un primo momento l’avvocato Adinolfi, che difendeva il Comune, disse che non riusciva a difendere l’ente per carenza di documentazione indispensabile per la difesa. Poi ci arriva la tegola di sei milioni di euro da pagare per debiti

pregressi. Questo debito è caduto pesantemente sulle spalle dei cittadini. Da consigliere di opposizione mi sono sempre interessato della problematica e non appena ci siamo insediati ci siamo attivati con l’ufficio Contenzioso, nella persona di Pietro Sellitto- ha continuato – . Grazie anche al responsabile dell’area Finanziaria abbiamo parlato con gli avvocati, con il curatore

fallimentare. È stato difficile, pensare che molti incontri li abbiamo dovuti fare in via telematica. Ho usato negli ultimi incontri un pugno duro. Nel 2017 se ne occupò anche Francesco Lauretano in qualità di assessore alle Finanze dell’amministrazione Barretta, proponendo due milioni di euro. Un tentativo quello di Lauretano importante, ma

che il curatore non accettò. L’unica traccia di impegno in tal senso è stato, dunque, negli anni quello di Francesco Lauretano. Io ho proposto di pagare un milione di euro a fronte dei sei mila. Abbiamo proposto il pagamento degli avvocati e degli arbitri. A quel punto

ci è stato accordato il pagamento per un milione di duecentomila euro a fronte dei sei milioni. Un errore del passato che è stato concluso. Entro il 31 dicembre pagheremo tutto il debito. E a marzo salderemo definitivamente anche gli avvocati e gli arbitri. Avremmo potuto spendere questi soldi

diversamente, lo so… Ma non potevamo lasciare questa spada di Damocle sulla testa dei nostri cittadini “.