CELLOLE – Omaggio alla donne del ‘900, testimonianze e racconti delle ‘figlie’ del Pantano: svelata una targa commemorativa
CELLOLE (Matilde Crolla) – “La nostra memoria storica è il bene più prezioso ed il nostro impegno sarà quello di preservarla nel tempo”, con queste parole la sindaca di Cellole, Cristina Compasso, ieri sera ha aperto l’evento dedicato alle donne del ‘900 che insieme ai loro uomini hanno costruito la storia della civiltà cellolese. Una storia fatta di sacrifici, di lavoro nei campi, di battaglie per il riscatto delle terre del Pantano nel primo decennio del secolo scorso. L’amministrazione comunale, in collaborazione
con le donne della Pro Loco, presieduta da Franco Freda, e le donne del Circolo Ricreativo di Cellole, con la supervisione dell’insegnante Rosetta Bove ‘anima’ dell’evento, hanno svelato una targa commemorativa proprio dedicata alle antenate cellolesi. “Solo la conoscenza della storia della nostra terra può aiutarci a vivere un presente migliore ed a credere ad un futuro altrettanto migliore- ha continuato la sindaca Compasso-. Io invito le insegnanti qui presenti a voler affrontare anche a scuola con
i loro alunni questi argomenti legati al nostro passato e ad introdurre il bellissimo romanzo storico di Giovanni Ciriello ‘La Terra dei Canneti’ che ripropone aneddoti e storie dell’epoca”. Dopo la svelatura della targa si è passati all’interno della biblioteca comunale dove Valentina De Criscienzo, introdotta da Maria Francesca Ciriello che ha moderato l’evento, ha letto alcuni passi del testo ‘La Terra dei Canneti’. Si è passati poi all’ascolto delle testimonianze video e in presenza rilasciate da alcune ‘nonnine’ cellolesi come Immacolata Concetta Perretta, Angela Freda e Amelia Cimino. Mentre quelle video sono state rilasciate ai microfoni di MacroNews da Concetta Izzo e Irma Cimino (che saranno poi diffuse quanto prima
anche attraverso il nostro canale Youtube ndr). Le nonnine hanno raccontato della loro infanzia, degli usi e dei costumi dell’epoca, della vita nelle terre del Pantano, del primo ed unico amore della loro vita e del cambiamento sociale che ha subito Cellole negli anni. Testimonianze vere, dirette, commoventi, tenere che solo le donne di altri tempi sanno dare. L’evento è continuato con un bellissimo spettacolo di Elizabeth Stacey, con la partecipazione di Maria Rosaria Perretta cellolese doc, dal titolo ‘Malamuri’ in cui attraverso monologhi
scritti dalla regista e sceneggiatrice, accompagnati da musica e danze molto particolari ed originali, è stata ripercorsa la vita di alcune donne del ‘900 che hanno amato e sofferto in maniera incondizionata. “Emozioni silenti che penetrano e bucano l’anima”, ha dichiarato Rosetta Bove nel commentare lo spettacolo.
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