CELLOLE – Servizi sociali, ‘Osiride Onlus’ fa ricorso contro il Comune e il TAR ordina all’Ente l’immediata consegna degli atti di gara
CELLOLE (Matilde Crolla) – “Centro Diurno Polifunzionale-Progetto Insieme”, il giudice del Tribunale Amministrativo della Campania ha obbligato il Comune di Cellole a consegnare quanto prima tutti gli atti di gara dell’affidamento del servizio diurno del centro di Borgo Centore alla cooperativa ‘Nestore’ di Carinola. La decisione del giudice arriva a seguito del ricorso amministrativo contro il Comune di Cellole
presentato dagli avvocati della cooperativa sociale ‘Osiride Onluns’, con sede a Cellole. La cooperativa sociale cellolese ha partecipato all’affidamento del servizio diurno “Centro Diurno Polifunzionale-Progetto Insieme”, la cui procedura si è conclusa il 29 novembre 2017 con un affidamento per tre anni e la cifra di circa € 500.000,00, posizionandosi seconda classificata con uno scarto irrisorio di 0.25 punti. Avendo fin da subito riscontrato delle anomalie, attraverso nota ufficiale e ai sensi e per gli effetti degli artt. 22 e ss. L. 241/90 e art. 53 del D.Lgs 50/2016, in data 1 dicembre 2017 fa richiesta di copia di tutti gli atti di gara, dei verbali della commissione, della documentazione amministrativa, dell’integrale offerta tecnica
e di quella economica delle ditte partecipanti. Secondo quanto si legge nel ricorso “Il comune di Cellole, a tale richiesta, azzerando qualsiasi rapporto di trasparenza alla base di una pubblica amministrazione efficiente e competente, secondo quanto fanno rilevare anche gli avvocati dell’Osiride, elude il codice degli appalti (d.lgs 50/16) e non concede, come previsto da legge, entro trenta giorni, gli atti di gara, ignorando completamente la richiesta della stessa cooperativa che si vede costretta a ricorrere al Tribunale Amministrativo (T.A.R.)”. In data 25 gennaio 2018 il Giudice amministrativo, sulla scorta delle rilevazioni dei legali della cooperativa cellolese, si pronuncia obbligando
il Comune di Cellole a far pervenire copia di tutti gli atti richiesti entro e non oltre il 25 febbraio. Solo a questo punto, e nonostante avesse avuto più di 90 giorni di tempo esegue l’obbligo di consegnare gli atti, attendendo tra l’altro l’ultimo giorno utile per legge. “Una strategia chiaramente adottata per creare lungaggini, inciampi burocratici che rendono così più complessa ed articolata un’intera procedura di ricorso: ad esempio si riducono i tempi utili per produrre le contestazioni mettendoci in situazione
di svantaggio, o ancora richiedono maggiori sforzi economici che aumentano le probabilità per indurre a rinunciare”, si legge in una nota della cooperativa Osiride Onlus. “Nonostante l’ostruzionismo, noi siamo stati e siamo determinati ad andare avanti, perché convinti delle nostre ragioni, ancor più evidenti con gli atti consegnati. E se è chiara la strategia, ci sfugge il motivo. Sono motivazioni dettate dalla paura di aver adottato una procedura o una valutazione non conforme? Sono motivazioni dettate dall’arroganza di gestire la cosa pubblica come “cosa privata” che risponde a personalismi,
a simpatiche discrezionalità piuttosto che a obblighi di legge? Dobbiamo pensare che gli uffici amministrativi di competenza non siano adeguatamente istruiti sui doveri da ottemperare come pubblici ufficiali e che il sindaco facente funzioni (tra l’altro uomo di legge) possa avallare tale modo di operare? A noi non è dato sapere, certo è, quale che sia la risposta giusta alle domande poste, in qualsiasi caso si è perpetrata una violazione di diritti e di trasparenza e se si amministra o si vuole amministrare così un Comune non si sta operando per il “bene pubblico”, conclude la nota della cooperativa cellolese. Secondo
quanto riferito anche dai legali della stessa la mancata consegna degli atti in un primo momento e le lungaggini nell’ottemperare alla richiesta del giudice hanno reso il ricorso di ‘Osiride Onlus’ più complicato, ma non per questo meno efficace. “Ci si aspettava una maggiore collaborazione, trattandosi di un bando pubblico rispetto al quale il Comune di Cellole e la stessa amministrazione, il sindaco facente funzioni in primis, dovrebbero avere solo l’obiettivo di affidare il servizio alla cooperativa in possesso dei requisiti richiesti per un ottimale svolgimento del servizio stesso presso il ‘Centro Insieme’ di Borgo Centore”, fanno sapere i responsabili della cooperativa ‘Osiride Onlus’. Tutto ciò ha creato amarezza e nello stesso tempo anche delle forti perplessità.
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