CELLOLE – Stipendi arretrati, operatori ecologici in agitazione
CELLOLE (Matilde Crolla) – Operatori ecologici in agitazione. Nonostante l’amministrazione comunale, guidata dalla sindaca Cristina Compasso, abbia appoggiato le lamentele dei netturbini cellolesi per il mancato pagamento di due mensilità da parte del Consorzio Cite ed abbia dato mandato nei giorni scorsi agli uffici di predisporre un anticipo di pagamento, questa mattina gli spazzini hanno deciso di incrociare le braccia non raccogliendo l’immondizia. La protesta scaturisce dall’ennesimo ritardo del Consorzio che si occupa del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti a Cellole. Ricordiamo che la sindaca Compasso ed il consigliere delegato, Umberto Sarno, avevano spiegato
ai sindacalisti e agli operai presenti alla riunione della scorsa settimane che il Comune è in regola con i pagamenti nei confronti del Cite. Tant’è vero che, viste le due mensilità arretrate che gli spazzini vantano dal Consorzio (luglio ed agosto) il Comune ha presentato lo scorso 6 settembre una prima diffida al Cite ed una seconda il 26 settembre. Infatti, lo scorso 19 settembre c’è stato un incontro in Prefettura nel corso del quale era stato raggiunto l’accordo che se il Comune di Cellole in tempi veloci avesse pagato la fattura di agosto, il Cite a sua volta avrebbe provveduto in tempi altrettanto celeri a pagare le due mensilità arretrate. Al mancato rispetto da parte del Consorzio
dell’accordo preso in Prefettura è seguita, dunque, una nuova diffida da parte del Comune di Cellole. “La sindaca ha mostrato una sensibilità non indifferente nel manifestare la sua vicinanza agli operai e alla loro problematica- ha dichiarato Umberto Sarno-. Non si possono lasciare senza stipendio padri di famiglia, nostri concittadini”. Ecco il motivo per il quale la sindaca Compasso ha deciso che sarà in questa fase il Comune ad anticipare gli stipendi arretrati. Gli uffici comunali hanno richiesto al Cite le buste paga così da poter fornire una boccata d’ossigeno agli operai. Il Comune, però, riuscirà a dare solo un anticipo, perché dall’insediamento dell’amministrazione Compasso non ci sono più in anticipazione di cassa, per cui è stato conferito mandato all’ufficio tecnico di provvedere ad un acconto per tutti gli operai. Nel frattempo i 110mila euro
che il Comune deve al Cite per il mese di settembre non saranno corrisposti fino a quando non sarà esaurito il debito che il Consorzio ha con i dipendenti. “Solo quando saranno esaurite tutte le pendenze con i netturbini allora il Comune ricomincerà a pagare il Cite”, dichiara Sarno.
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