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CELLOLE – Stipendi pagati in ritardo, gli operatori ecologici in Comune per incontrare Compasso e Sarno

 

CELLOLE (Matilde Crolla) – Stipendi pagati in ritardo, i netturbini di Cellole questa mattina hanno voluto incontrare la sindaca, Cristina Compasso, ed il delegato all’Ambiente, Umberto Sarno, per sottoporre la problematica legata alle mensilità erogate dal Consorzio Cite che negli ultimi mesi vengono corrisposte sempre con diverse settimane di ritardo. Un disagio, ci riferiscono gli operatori ecologici, che non può più essere sostenuto. “Abbiamo le famiglie, le tasse, gli impegni. Lavoriamo ogni giorno facendo anche più

ore di quelle che ci spettano. Non possiamo tollerare tutto questo”. E’ stato l’appello di uno dei lavoratori. I netturbini di Cellole, assunti dal Cite, come da contratto dovrebbero percepire lo stipendio ogni 15 del mese. Ma, secondo quanto denunciano, ormai è da tempo che lo stipendio viene elargito a distanza di qualche settimana. Un altra problematica è stata segnalata per l’occasione anche dagli stagionali che lamentano un contratto da quattro ore che non consente loro di arrivare neppure a mille euro mensili, nonostante il loro impegno sul territorio sia costante e maggiore rispetto a quanto previsto dal contratto. “Ogni giorno

non facciamo meno di sei o sette ore addirittura- hanno lamentato-, per quale motivo non possiamo ottenere un contratto da sei ore anziché da quattro?”. Il delegato Sarno, alla presenza anche del vicesindaco Iovino, del presidente del consiglio comunale Mauriello e della consigliera Manfredi, ha ascoltato le loro istanze e ha poi affermato: “La Cite ormai è una società in declino. Presso la Stazione Unica Appaltante sarà, si spera in tempi brevi, espletata la gara d’appalto che ci consentirà di cambiare azienda. Per

il momento siamo in proroga perché alla scadenza del contratto la Sua non era ancora pronta per la gara”. Al momento, ricordiamo, che il Comune di Cellole ha prorogato l’appalto e fino al 4 luglio c’è stata la cessione del credito, dunque, è un istituto di credito a fare da garante in questo momento delicato.

I dipendenti hanno chiesto di essere pagati direttamente dal Comune, almeno in maniera parziale per poter tirare una boccata d’ossigeno. “Per legge, l’Ente comunale per pagarvi direttamente ha necessità di ricevere dal Cite la busta paga di ognuno per avere la certezza del credito che vantato”, ha spiegato Sarno. Dunque, la riunione si è conclusa con la certezza che la prossima settimana (dopo circa dieci giorni di ritardo ndr) percepiranno il mese di giugno. Ma non è sicuro che si riuscirà ad essere puntuali per il mese di agosto. Insomma, agli operatori ecologici è stato chiesto di attendere con pazienza tempi migliori. Non sono migliori, per il momento, neanche i tempi degli stagionali storici rimasti a casa per il secondo anno consecutivo.

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