CULTURA – Concorso internazionale dedicato a Giògiò, Oliviero: “Il valore della cultura nel Sud passa attraverso il ricordo di Giovanbattista” In regalo un corno ai bambini del gruppo musicale di Castel Volturno
CULTURA – “In una Regione, come la nostra, con una percentuale del 45 per cento degli adolescenti segnalati all’autorità giudiziaria, rispetto a tutti gli adolescenti italiani, è un obbligo morale e politico per noi, come istituzione, valorizzare le esperienze culturali che possano condurre i nostri giovani verso esempi concreti di impegno e amore per il bello”. A dichiararlo è il presidente del Consiglio regionale della Campania Gennaro Oliviero, alla conferenza stampa per la presentazione della seconda edizione dell’international Music Competition, voluta
dall’associazione “La Fenice”, che si è svolta nella sala Nassiriya del Consiglio, al centro direzionale di Napoli, alla presenza della madre di Giògiò, Daniela Di Maggio, seduta accanto al presidente Oliviero e a Katia Cerullo de “La Fenice”, promotrice della competizione. “Il bello contro il brutto della violenza deve essere per noi un imperativo”, ha continuato Oliviero. Al momento, le iscrizioni sono aperte e i partecipanti, oltre agli italiani, provengono dal Galles, dalla Francia, Germania, Tunisia, Belgio, Giappone, Cina, Norvegia, Argentina, Cile, Australia, Ucraina, Croazia, Marocco, South Africa, California e un iscritto arriverà da Miami. “Queste iniziative e tante altre sono un miracolo, dopo la morte
di mio figlio è nato un movimento culturale di ribellione che ha sconvolto tutti, anche me”. Così Daniela Di Maggio, la madre del giovane e talentuoso pianista, virtuoso del corno e promessa dell’orchestra Scarlatti Young, ucciso da innocente nell’agosto del 2023 per futili motivi a Napoli. A Castel Volturno – ha raccontato Di Maggio – è nato anche un piccolo complesso musicale composto da bambini di varie nazionalità, fra loro molti africani, che hanno voluto chiamare il loro gruppo con il nome di Giogiò. Il presidente Oliviero si è offerto di donare loro un corno, strumento utilizzato dal giovane Giovanbattista e necessario per completare gli strumenti. “Conservo gelosamente l’ultimo
messaggio di Giovanbattista – confessa Katia Cerullo – per me era doveroso intitolare questa edizione a lui”. “Lo scopo finale sarà quello di creare anche un impegno per i ragazzi con autismo”, ha dichiarato la psicoterapeuta Enrica Cortile, presente alla conferenza. “Seguire i ragazzi autistici con la musica e fare in modo che la musica possa diventare un lavoro – conclude Cortile – è un’ulteriore sfida che vogliamo affrontare”. La competizione, intanto, è in programma dall’8 all’11 ottobre a Palma Campania.