Cultura e Spettacolo

*ESCLUSIVA* – I detenuti di Carinola attori per un giorno grazie al progetto di teatro in carcere di Ianniello e Maliziano

 

CARINOLA (Matilde Crolla) – Attori per un giorno: dodici detenuti della casa circondariale di massima sicurezza di Carinola hanno potuto vivere un’esperienza formativa e rieducativa autentica grazie al progetto teatrale realizzato da Filippo Ianniello e Gianni Maliziano dell’Aurunkatelier. Un’esperienza ‘catartica’, come l’ha definita anche il direttore Carlo Brunetti, nominato da poco alla direzione del carcere. Brunetti, tra l’altro, ha dimostrato una spiccata sensibilità nell’accettare subito e di buon grado questo progetto, già realizzato in passato e poi sospeso per un lungo periodo essendo stato modificato il sistema carcerario di Carinola. Sensibilità

emersa anche nel suo discorso al termine della rappresentazione. Il direttore Brunetti ha parlato della rieducazione e dell’importanza di creare nuovi stimoli affinché i detenuti possano riacquistare consapevolezza di se stessi in quanto persone. Fondamentale è per il direttore anche creare  ‘ponti’ tra il carcere e tutto ciò che è fuori. “Sarebbe bello immaginare il carcere come un palazzo di vetro”, ha dichiarato. Per noi del pubblico assistere allo spettacolo è stata un’esperienza molto toccante, autentica. Gli attori hanno

dimostrato bravura, impegno e volontà di mettersi in gioco riuscendo per qualche ora, anche se in maniera fittizia, ad uscire fuori da quelle mura vestendo i panni di altri. Uno degli attori, al termine della rappresentazione, ha voluto ringraziare i presenti e ha chiesto un minuto di silenzio per Borsellino. Poi nel prendere la parola ha evidenziato come dagli errori si possa rinascere, basta volerlo…Lo spettacolo che hanno messo in scena prende il titolo di ‘La parola ai giurati’,  tratto  dall’ omonimo  film del 1957. Il testo è stato riadattato da Ianniello con un intervallo dedicato a Lo Straniero di Camus. E’ stata un’occasione per

condividere  il messaggio  rieducativo,  che cerca  attraverso  la  forza  del  volontariato  di  arricchire il tempo detentivo attraverso l’arte ed i messaggi positivi. Erano presenti per l’occasione, il direttore Brunetti, il vicedirettore Daniela Puglia, il commissario capo coordinatore Giramma Egidio, tutti gli agenti di polizia penitenziaria in servizio, l’assessore di Sessa Aurunca, Stefania Pellegrino, l’educatrice del carcere Paola Freda, impegnata nel progetto al fianco di Ianniello e Maliziano, alcuni rappresentanti istituzionali di Carinola, don Roberto Guttoriello che ha letto una lettera di saluto da parte del vescovo Piazza, la preside Tommasino,


i Magistrati  del Tribunale  di Sorveglianza  dell ‘Ufficio  di Santa Maria Capua Vetere, i volontari  che operano nell’istituto penitenziario ed  i familiari  dei  detenuti  protagonisti della spettacolo teatrale. “Questo progetto nasce partendo da un principio: abbiamo a che fare con le persone e la loro dignità va rispettata”, è stata la premessa esaustiva di Filippo Ianniello.

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