MONDRAGONE – Licenziato rischia la querela? La lettera aperta dell’ex Miss Curvy: “Solo fango su di me. Ecco la verità”
MONDRAGONE (Matilde Crolla) Licenziato Giovanna rischia la querela? L’ex Miss Curvy, attraverso i suoi avvocati Umberto Di Gennaro e Paolo Loffredo, ha deciso di inviare una lettera aperta per chiarire la sua posizione rispetto a quanto riportato in un articolo pubblicato su un quotidiano on line nella giornata di ieri. “Vengo a conoscenza di trovarmi nei guai e rischio una querela
per diffamazione! Ebbene voglio ricordare a chi pubblica tali notizie false e tendenziose, che le procedure della disciplinare dell’Ordine degli Avvocati hanno tempi biblici sulla posizione di un avvocato rispetto all’esposto depositato. Voglio altresí sottolineare per chi non lo sapesse che tali procedure vengono trattate dalla disciplinare che ha sede a Napoli (L’art. 50 della nuova legge professionale devolve il potere disciplinare ai Consigli Distrettuali di Disciplina) e non certamente al Consiglio dell’Ordine di appartenenza. Voglio ancora evidenziare che non si parla di archiviazione per quanto attiene la posizione di un avvocato di fronte alla disciplinare, ma bensì si parla, “che può concludersi con il proscioglimento (con formula “non esservi luogo a provvedimento disciplinare”)”, altro elemento che chi ha scritto l’articolo non sa, oppure
è stato male informato. Giusto per completezza dell’informazione specifico che le fasi a cui è sottoposto un avvocato dinanzi alla disciplinare sono ben tre, nel mentre l’articolo non fa comprendere nemmeno se vi siano state queste tre fasi, parla di archiviazione, ma come, quando e da chi è stato giudicato il noto avvocato? Per quanto attiene la denuncia di diffamazione, il noto avvocato del litorale mondragonese, ha già sporto una denuncia nei confronti della scrivente, tant’è che ad oggi quella
querela sporta in data 22.03.2018 cosí come da certificazione rilasciata a seguito di istanza ex art. 335 c.p.p. del 11.04.2018, é stata fatta richiesta dal P.M. che si occupava del fatto reato di archiviazione tanto é vero che in data 04.10.2018 a seguito di nuova istanza ai sensi dell’art. 335 quella posizione è scomparsa ed é dimostrabile con documentazione ufficiale.
Insomma ritengo ancora una volta di essere il bersaglio di un attacco mediatico che non ha alcun fondamento e che sin d’ora dichiaro che nel caso di accoglimento da parte del giudice delle indagini preliminari della richiesta di archiviazione del procedimento nei miei confronti per diffamazione da parte del noto avvocato, darò mandato ai miei legali affinché provvedano a confezionare una denuncia per calunnia e diffamazione nei miei confronti. Tanto dovevo per una giusta informazione”.
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