MONDRAGONE – Pagliaro (AMBC): “Che fine ha fatto il Centro Servizi Turistici?”
MONDRAGONE (Alfonso Attanasio) – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa dell’Associazione Mondragone Bene Comune attraverso il suo portavoce Gianni Pagliaro, su: Cosa celano i silenzi di Pacifico & Co? E le <giustificazioni> di una parte del clero locale? “In attesa di avere un <municipio di vetro> – sottolinea – come Pacifico aveva promesso in campagna elettorale (promessa da marinaio!), ed essendo i consiglieri comunali non avvezzi a presentare interrogazioni ed interpellanze, all’AMBC non resta altro da fare che ricorrere a pubbliche interrogazioni per cercare
di dare ai cittadini qualche elemento su ciò che accade nel Palazzo. Domande destinate a non ricevere risposta, perché questi signori non si abbassano a dialogare con noi o a dare spiegazioni, ma che resteranno comunque agli atti. E chissà che qualcuno, di qualche altra istituzione, nel leggerle non sentirà prima o poi il dovere di procedere d’ufficio. Siamo già intervenuti in più circostanze e con dovizia di particolari chiedendo al sindaco di dire pubblicamente attraverso quale modalità gestionale si provvede
ad effettuare tutta una serie di lavori e servizi (a domanda) presso il nostro cimitero comunale (cimitero che alla vigilia del prossimo 2 novembre si presenta, come sempre, sporco, non curato e non adeguatamente sorvegliato). L’ultima volta siamo intervenuti meno di due mesi fa: https://www.v-news.it/mondragone-lambc-si-ricordano-del-cimitero-solo-per-fare-cassa/. Abbiamo anche chiesto se per caso tali servizi non siano effettuati abusivamente e abbiamo interpellato
il sindaco per conoscere quali siano le tariffe in vigore e con quale atto amministrativo tali tariffe siano state decise (e ogni volta alle domande abbiamo fatto seguire anche le proposte, ovviamente). Ma né il sindaco Pacifico né il suo delegato al cimitero, vicesindaco Lavanga (quello che ha fatto quel popò di relazione sulla transazione Covim, transazione che ha permesso a quest’ultima di incassare circa 700mila euro), hanno minimamente sentito il dovere di dare pubbliche spiegazioni, rispondendo a queste domande. E, purtroppo, neppure l’assessore Peppino Piazza sembra sfuggire all’epidemia <delle tre scimmiette>, quelle
che non vedono, non sentono e non parlano, che ha colpito l’<esecutivo Pacifico>. A Piazza avevamo posto alcune domande su Palazzo Tarcagnota, sulla sua pubblica inutilizzabilità (a partire dalla presenza di insormontabili barriere architettoniche), sul rapporto tra la componente pubblica, proprietaria di una parte del palazzo, e le diverse componenti private del palazzo, proprietarie di altre parti (questo <casino> è uno dei tanti fatti in 9 anni dall’ex sindaco più longevo di tutti e portato avanti senza
soluzione di continuità da tutte le successive amministrazioni), su un abusivo centro culturale che si cerca di piazzare in alcune di quelle stanze http://www.carinola.net/mondragone/politica-mondragone/9985-ambc-palazzo-tarcagnota-ed-il-gioco-delle-tre-carte.html e, soprattutto, su che fine abbia fatto il previsto CST, il Centro Servizi Turistici, che doveva essere allocato proprio nel Palazzo Tarcagnota: http://www.sito.regione.campania.it/progetti_integrati/interventi/LITORALEDOMITIO.pdf e per il quale abbiamo avuto i finanziamenti del POR/PIT (per questi fondi e per le discrasie tra i progetti finanziati e ciò che si è realizzato, l’AMBC sta valutando di coinvolgere l’Autorità di Gestione del POR e la Procura della Corte dei Conti). Ma fino ad oggi neppure da Piazza abbiamo
avuto risposta alcuna. Il mutismo del sindaco e del suo vice confermano il giudizio, ormai largamente diffuso, sulle loro qualità politiche ed era –in fondo– un silenzio quasi scontato. Su Piazza continuiamo, invece, a nutrire qualche speranza di riscontro, non solo per il destino che porta nel nome (nomen omen), ma –soprattutto– perché è stato solerte nel rispondere a qualche articolo di giornale e, quindi, ha già dato prova di dialogo. Un’ultima annotazione: l’AMBC auspica per i nostri territori e per i suoi
cittadini una Chiesa che oltre a farsi lodevolmente carico delle carità, sappia anche –se non soprattutto– testimoniare diritti e sappia –come ha fatto l’Avvenire, il cosiddetto giornale dei vescovi, con due reportage su Mondragone, e come dice Papa Francesco– <… denunciare, con nome e cognome …>. Papa Francesco che aggiunge: <… I preti devono quindi saper denunciare ciò che va contro la tua vita. Molte volte perdiamo questa capacità di condanna e vogliamo portare avanti le pecore un po’ con quel buonismo che non solo è ingenuo ma fa male; è un buonismo dei compromessi, finalizzato ad attirarsi l’ammirazione o l’amore dei fedeli lasciando fare …>”.
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