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MONDRAGONE – Pagliaro: “La Campania non è una Regione per bambini, ecco il perché”

MONDRAGONE (Alfonso Attanasio) – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa dell’Associazione Mondragone Bene Comune attraverso il suo portavoce Gianni Pagliaro.  La Campania non è una Regione per bambini. L’incessante propaganda degli <eletti> regionali sulle elargizioni (quasi sempre dovute) che vengono fatte ai comuni tende a mettere in ombra il disastro della regione Campania, che continua anche sotto il <dominio> del <Sommo Governatore> a bazzicare inesorabilmente

gli ultimi posti di tutte le classifiche socio-economiche. A pagare il prezzo più salato in questa regione sono però i più piccoli. La Campania non è, infatti, una regione per bambini. L’assenza dei comuni dall’ultima Conferenza Unificata per protestare contro l’incredibile taglio da parte del governo giallo-verde dei fondi per le periferie non ha consentito l’approvazione del riparto 2018 del fondo nazionale per il sistema integrato di educazione e di istruzione fino a 6 anni. Si tratta di 224 milioni per gli asili nido che le regioni si divideranno, con l’impegno di contribuire con un proprio finanziamento pari ad almeno il 20% delle

risorse statali. La Campania dovrebbe ricevere poco meno di 20,4 milioni di euro, meno del Lazio (23,5 milioni) e della Lombardia (40 milioni), una cifra assolutamente insufficiente rispetto ai gravissimi problemi dell’infanzia campana. In Italia abbiamo 13.262 strutture per la prima infanzia: 36% pubbliche e 64% private. Per un totale di 357.786 posti, pari al 22.8% dei bambini in età da asilo nido. Ma, mentre in Valle d’Aosta la disponibilità nei nidi raggiunge il 39,9%, in alcune regioni del sud raggiunge a mala pena il 10% dei bambini sotto i 3 anni. In Campania scende addirittura al 6,4% di posti per i nidi. Inoltre, solo 1 comune

su 2 ha i servizi educativi per l’infanzia. <Siamo nel deserto più totale, ha dichiarato Gianni Pagliaro, portavoce dell’AMBC, siamo all’assenza di politiche di programmazione per l’infanzia da parte della regione Campania. E tutto ciò nel silenzio e nell’inoperatività dei nostri consiglieri regionali, in tutt’altre faccende affaccendati. La povertà educativa è un’emergenza e un’assoluta priorità dei nostri comuni. Nell’ultimo rapporto di Save the Children, ha continuato il portavoce dell’AMBC, la Campania

occupa i primi posti della triste classifica della povertà educativi nel nostro paesehttps://s3.savethechildren.it/public/files/uploads/pubblicazioni/nuotare-contro-corrente-poverta-educativa-e-resilienza-italia.pdf.  Quasi il 100%, sottolinea Save the Children, dei bambini della nostra regione non vanno all’asilo. E ad una regione, la Campania, totalmente disattenta rispetto ai bambini, si affianca un comune, Mondragone, che non ha alcun progetto, alcuna idea ed alcuna risorsa da destinare in favore dei più piccoli. E pensare che durante la campagna elettorale abbiamo a più riprese lanciato il Progetto per una Città delle Bambine e dei Bambini, sul modello delle tante esperienze comunali nate dall’elaborazione

delCNRhttps://www.lacittadeibambini.org/progetto/.Ma l’AMBC, come si sa, dopo la campagna elettorale –suo malgrado– non ha più alcuna voce in capitolo. Con noi, ci par di capire, gli <eletti>, sia locali che regionali, non vogliono alcun confronto.  Si sa che i bambini, a differenza dei <giovani anziani>, non votano. Tuttavia, ha concluso Pagliaro, vogliamo continuare a sperare che Pacifico& Co prima

o poi arrivino a dedicare alla prima infanzia– in termini di attenzione politica, di programmazione d’interventi e di risorse– almeno quanto destinano al soggiorno climatico per i <giovani anziani>. Possibilmente evitandoci i tanti pasticci che hanno combinato per organizzare la<settimana fuori porta>dei <giovani anziani>di quest’anno.”

 

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