Cultura e Spettacolo

SANTA MARIA CAPUA VETERE – ‘Lo Stato vince sempre’, il magistrato Catello Maresca ospite dell’Istituto Iervolino ‘ I carissimi’ per presentare il suo ultimo libro

SANTA MARIA CAPUA VETERE (Matilde Crolla) – “La mafia può essere combattuta solamente attraverso la forza comune”. Diceva bene don Peppino Impastato. Lo dice oggi anche il magistrato Catello Maresca nel suo ultimi libro ‘Lo Stato vince sempre’. Il sostituto procuratore, che grazie alla sua inchiesta è riuscito ad arrestare il boss superlatitante Michele Zagaria, sarà presente giovedì prossimo gennaio alle ore 10.30 presso l’Istituto Iervolino ‘I carissimi’ di Santa Maria Capua Vetere per un incontro-dibattito che vedrà anche la presenza del professore avvocato Raffaele Iervolino, presidente F.I.L.I.N.S., il sindaco di Santa Maria Capua Vetere, avvocato Antonio Mirra, il coordinatore

didattico dell’Istituto Iervolino ‘I carissimi’, professore Giovanni Di Cicco. Seguiranno interventi e dibattito. Per l’occasione verrà presentato l’ultimo lavoro editoriale del magistrato Maresca dal titolo ‘Lo Stato vince sempre’. Nell’opera di carattere autobiografico Maresca porta all’attenzione del lettore la sua testimonianza di uomo di Stato che da anni combatte la criminalità organizzata, quel sistema, quella fitta rete che rappresenta l’anti-Stato. Un libro autentico, scritto in maniera scorrevole per fare in modo che possa essere compreso da tutti. Un primo, seppur breve passaggio sulla sua vita e sulla scelta di diventare magistrato. L’infanzia, gli studi, la passione per il calcio. Sin da

giovanissimo coltivava un forte senso di giustizia che lo ha portato a scegliere una professione che può essere definita una vera e propria missione. E le cose sono cambiate proprio quando il lavoro delle forze dell’ordine è stato rafforzato da quello dei magistrati. Un lavoro di grande sinergia, fondamentale per la cattura di superlatitanti. Lo ricorda bene quando scrive che spesso, anche alcuni addetti ai lavori, credono che “la cattura di un latitante sia attività degli sbirri e che non c’entrino niente i magistrati. La storia della

cattura di Michele Zagaria è cambiata proprio quando noi pubblici ministeri abbiamo iniziato a saperne di più dei reparti di polizia giudiziaria impegnati nelle attività”. Un altro aspetto che emerge è l’importanza da parte dello Stato di aggredire il patrimonio della camorra, per evitare che continui ad accumulare ricchezze. A poco più di metà libro c’è la parte in cui viene descritto il bunker di Michele Zagaria. Non sempre i costruttori di bunker hanno vita facile però, spesso venivano cementificati insieme alle mura delle

loro costruzioni. Il libro di Maresca è un libro anche di speranza. “Oggi in quei territori si respira un clima decisamente diverso, ma bisogna continuare la battaglia sotto altri profili, legati allo sviluppo del territorio e alla creazione di modelli culturali e sociali diversi”. E’ importante che le nuove generazioni sappiano che lo Stato c’è. C’è sempre, può commettere degli errori, a volte degli scivoloni ma alla fine di giunge sempre all’obiettivo che garantisce il bene comune.