SESSA A. – Riequilibrio di bilancio: Fusco si astiene, attacca la maggioranza e prende le distanze da Verrengia
SESSA AURUNCA (Matilde Crolla) – “Per anni tecnici contabili specializzati si sono succeduti per l’elaborazione del piano di riequilibrio del Comune.
L’attuale Amministrazione con un preavviso di soli 5 giorni e senza mai aver coinvolto l’opposizione ha preteso che ci esprimessimo sulla attendibilità e fattibilità del suddetto piano; se tecnici specializzati hanno impiegato anni per elaborarlo non è plausibile chi non
è tecnico potesse comprenderne la bontà in soli 5 giorni.
Nonostante l’atteggiamento ostile e poco collaborativo della maggioranza votare contro il piano di riequilibrio , unica ancora di salvezza per evitare il dissesto finanziario del Comune, per me ed il gruppo che rappresento sarebbe stato da incoscienti! Sarebbe stato quasi come sperare nel default per poi avere l’inutile e la solita opportunità di accusare. Opposizione non è sinonimo di distruzione. Oggi non conta accusare chi ci ha condotto in questo disastro, conta
solo salvarsi! Pertanto lasciando i populismi e la propaganda agli altri abbiamo ritenuto astenerci sperando che la Corte dei Conti dia esito favorevole“. Lo dichiara a muso duro il capogruppo Antonio Fusco raggiunto telefonicamente dopo il consiglio comunale di ieri sera. Il piano di riequilibrio finanziario, infatti, ha visto il parere contrario del consigliere di Generazione Aurunca, Alberto Verrengia. Fusco
interviene anche in merito alla posizione assunta da una parte dell’opposizione sul progetto di fattibilità della circumvallazione di San Castrese. Silvio Sasso, Alberto Verrengia e Luigi Del Mastro, infatti, non hanno firmato il documento (presentato dallo stesso Fusco insieme a Massimo Schiavone e a Carlo Loffredo ndr) per la sospensione della delibera respinta dalla maggioranza. Al contrario, Sasso era assente alla votazione, Fusco ha votato contro, Schiavone Del Mastro e Loffredo si sono astenuti, e Verrengia, invece, ha votato
favorevolmente giustificando che anche se sbagliata meglio farla che nulla. A tal proposito Fusco ha aggiunto:
“Noi siamo per le cause giuste come quella sociale che si appresta ad affrontare la Comunità di San Castrese, vittima ieri dell’approvazione di un progetto malsano utile solo a favorire “pochi eletti”, ottenuta con il voto favorevole anche di una parte dell’opposizione giustificato dal non rallentare un progetto purché si faccia anche se inutile secondo la teoria del fare per fare; un progetto già respinto nel 2015
dalla caparbietà dei suoi cittadini. Noi, opponendoci duramente e facendo nostre le rimostranze del comitato cittadino “Circumvallazione di San Castrese”, del Parroco e dei 750 firmatari della petizione popolare saremo in prima linea ma solo perché riteniamo sia giusto senza considerare tornaconto alcuno”.
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