SESSA AURUNCA – Al Comune non registrano la figlia a dieci giorni dalla nascita, la denuncia di un papà
SESSA AURUNCA (Matilde Crolla) – La provincia di Caserta passa spesso agli onori della cronaca per essere la ‘terra delle anomalie’, dei paradossi, delle assurdità. E come si può non ritenere assurda la storia che vi raccontiamo oggi? Ce la racconta un cittadino di Sessa Aurunca, Michele Mancini, che con una lettera aperta alla nostra redazione denuncia la mancata registrazione, a distanza di dieci giorni, della nascita
della sua bambina, venuta alla luce presso la clinica ‘Pineta Grande’ di Castel Volturno lo scorso 13 luglio. “Il 13 luglio nasce mia figlia. La clinica trasmette i dati all’anagrafe del Comune di Sessa Aurunca. Dopo tre giorni mi reco all’Agenzia delle Entrate per avere il codice fiscale per poi avere l’assegnazione del pediatra. La bimba non risultava ancora registrata”. Michele Mancini continua: “Dopo altri tre giorni stessa trafila. Il 23 luglio mi reco in Comune a Sessa Aurunca a chiedere spiegazioni. All’ufficio Anagrafe mi dicono di recarmi a quello dello Stato civile. In un primo momento un impiegato dello Stato Civile
attribuisce la responsabilità della mancata registrazione alla clinica che a suo dire non avrebbe trasmesso i dati, poi quando decido di chiamare in clinica e chiedere spiegazioni lo stesso impiegato mi dice che a causa di carenza di personale, dovuta alle ferie di una collega, non è stata registrata la nascita. Mi chiedo se è una cosa normale in un paese civile. Mia figlia a dieci giorni dalla nascita ancora non può essere registrata
e non può avere un pediatra perché un’impiegata è in ferie? Vi sembra normale?”. Dopo la denuncia verbale di Mancini abbiamo voluto comunque vederci più chiaro e chiedere spiegazioni alla massima autorità del Comune, ossia il sindaco Silvio Sasso. Quest’ultimo, dopo aver acquisito tutte le informazioni da parte nostra e dei suoi impiegati, chiarisce che molto probabilmente l’inadempienza potrebbe essere stata commessa dal papà che potrebbe aver dichiarato in ritardo la nascita della bambina. Il sindaco ha inoltre aggiunto che gli appare alquanto strano che al Comune possano aver attribuito questo disservizio alla carenza di personale dovuta alle ferie di una o più impiegati. Il dirigente del Comune, sempre a detta del sindaco, di tutta questa vicenda non sapeva nulla ma si sarebbe comunque attivato per fare chiarezza. Intanto, risentito
nuovamente Michele Mancini, apprendiamo dallo stesso che “la clinica ha trasmesso telematicamente la dichiarazione di nascita, fatta da me nella clinica stessa, al Comune per la trascrizione. Il Comune non ha registrato l’atto inviato dalla clinica per la trascrizione. Ovviamente senza la trascrizione l’Agenzia delle Entrate non rilascia il codice fiscale tramite il quale posso procedere alla scelta del pediatra”. A tal proposito è intervenuta anche una dirigente comunale in pensione che spiega: “Premesso che l’atto di nascita è stato dichiarato in clinica per cui i tempi sono più lunghi perché l’atto deve essere trascritto. I genitori avevano dieci giorni di tempo per rendere dichiarazione al Comune di residenza dove in giornata la bimba sarebbe stata iscritta in Anagrafe. Per la trascrizione degli atti il Comune ha 30 giorni di tempo per registrare un atto. L ‘atto viene trasmesso allo Stato Civile (non anagrafe) che poi darà notizia all’Anagrafe per iscrizione di residenza”. Insomma, una lungaggine burocratica prevista sicuramente dalla legge che non snellisce i tempi per acquisire un codice fiscale e di conseguenza un pediatra…dunque sicuramente poco favorevole per i neonati. Intanto, il sindaco Sasso ci informa che il problema del Mancini è stato comunque risolto perché la bambina è ora registrata regolarmente…
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