SESSA AURUNCA – “Basta sciacallaggio politico”: l’assessore Calenzo risponde alle accuse del consigliere Sasso sulla cappella cimiteriale
SESSA AURUNCA (Matilde Crolla) – “Sarebbe cosa buona e giusta se tacesse.” Con queste parole l’Assessore ai Lavori Pubblici, Italo Calenzo, replica con fermezza alle recenti accuse, avvenute tramite Facebook, dell’ex sindaco e attuale consigliere Sasso, accusandolo di strumentalizzare la temporanea chiusura della cappella cimiteriale (nella foto in alto) di Sessa centro per fini politici.
Calenzo non usa mezzi termini, definendo “sciacallaggio politico” l’atteggiamento di Sasso, che ha criticato la chiusura senza considerare che essa è finalizzata alla ristrutturazione di una cappella da anni inagibile e abbandonata anche durante la sua Amministrazione. “Non è accettabile – afferma Calenzo – che un ex sindaco come Sasso, durante il cui mandato la cappella è rimasta perennemente chiusa, ora tenti di utilizzare la nostra opera di riqualificazione per fare polemica. Perché non è intervenuto quando poteva?”
L’attuale Amministrazione ha infatti investito risorse e impegno per restituire ai fedeli uno spazio sicuro e rinnovato. La chiusura temporanea della cappella rappresenta un passaggio necessario per ultimare i lavori di messa in sicurezza e restauro, interventi che renderanno finalmente accessibile un luogo di culto e raccoglimento da troppo tempo precluso alla Comunità.
“Grazie al nostro intervento – ha continuato l’Assessore – i cittadini potranno tornare a usufruire di questa cappella in modo definitivo e sicuro. Sarebbe giusto che il consigliere Sasso riconoscesse questo impegno anziché tentare di strumentalizzare la situazione per scopi politici e ammettesse il suo fallimento amministrativo una volta e per tutte.”
Calenzo conclude ribadendo l’impegno di questa Amministrazione nel completare i lavori nel minor tempo possibile e nella massima trasparenza, con l’obiettivo di restituire alla cittadinanza uno spazio di culto decoroso e finalmente accessibile. “Invece di critiche, quello che stiamo facendo meriterebbe apprezzamento e rispetto.”