SESSA AURUNCA – Consorzio di Bonifica, al silenzio istituzionale i lavoratori rispondono fermando le attività

SESSA AURUNCA (Matilde Crolla) – Consorzio Aurunco di Bonifica: i lavoratori hanno deciso di fermarsi in maniera definitiva fino al momento in cui non verrà messa in atto una soluzione concreta. Purtroppo questa decisione porterà inevitabili conseguenze per l’assetto idrogeologico del territorio. Questa mattina i dipendenti si sono riuniti in assemblea auto costituita e dopo aver esaminato

la situazione attuale dell’Ente hanno riscontrato il perpetrarsi di alcune condizioni incresciose più volte evidenziate anche agli organi prefettizi e agli uffici regionali competenti. In primis: la mancanza di requisiti di sicurezza previsti per gli impianti idrovori di sollevamento delle acque, le condizioni igienico-sanitarie degli ambienti da lavoro (uffici e impianti) è lasciata all’abbandono totale

ormai da mesi, la situazione debitoria dell’Ente nei confronti del personale dipendente, oltre che di tutte le figure economiche afferenti l’Ente, ha raggiunto punte di 43 mensilità arretrate. “Risultati inevasi tutti gli appelli avanzati dai lavoratori del Consorzio- si legge nel comunicato preparato a seguito dell’assemblea- a tutte le istituzioni politiche e amministrative con qualsiasi livello di responsabilità nella gestione della crisi di questo Consorzio di Bonifica, comunichiamo di non essere più disposti

a prestare il servizio istituzionale nelle condizioni sopra descritte mettendo a rischio la propria incolumità fisica e psicologica. Per tanto a far data da oggi non siamo in grado di assicurare il servizio di bonifica e meccanico delle acque nonché tutti gli altri servizi dovuti ai consorziati”. Il documento è ufficiale ed è stato sottoscritto dal rappresentante sindacale della Flai-Cgil, Emilio Forte, e dai seguenti lavoratori: Dario Freda, Luigi Petreccia, Branco Paolo, Americo Capizzi, Francesco Pietro Picano, Umberto Chiappiniello, Giuseppe Cappabianca, Angelo Riccardi, Pietro Sorgente, Massimo Massaro, Antonio Paparcone, Alfonso Di Tano ed Andrea Testa.