SESSA AURUNCA – ‘Fermate l’accordo curdo in Siria’: il Circolo Vassallo rivendica con orgoglio l’inserimento dell’argomento in Consiglio

SESSA AURUNCA – Il Circolo Angelo Vassallo – Sinistra Italiana rivendica con orgoglio l’inserimento all’o.d.g. del prossimo Consiglio comunale di Sessa Aurunca (4-5 novembre p.v.) del punto integrativo “Non lasciamo solo il popolo curdo. Fermate l’attacco curdo in Siria”.
“Pronunciamenti e appelli simili contro l’invasione del Nord della Siria da parte della Turchia sono già stati sottoscritti da moltissimi sindaci, amministratori comunali e regionali, da Aosta a Palermo. La richiesta alle istituzioni italiane ed internazionali è chiara: prendere una posizione netta contro l’invasione da parte della Turchia nel Nord – Est della Siria e di sostenere in tutte le sedi opportune questa contrarietà con ogni mezzo possibile.

Si spera che, almeno per una volta, si mettano da parte le tensioni locali (del tutto legittime), le personali esigenze e le comprensibili aspirazioni e che il Consiglio comunale tutto approvi, nella sua totalità, il documento- si legge in un comunicato del Circolo Angelo Vassallo-.
La nostra terra aurunca è alle prese con tante problematiche, moltissime delle quali non hanno ancora trovato soluzione nelle pur lodevoli azioni delle Amministrazioni precedenti (tutte!): esse meritano certamente la priorità e la giusta attenzione.

Tuttavia, a volte, occorre anche alzare lo sguardo oltre il proprio microcosmo e guardare ai drammi che si consumano a poca distanza da noi che coinvolgono bambini e uomini e donne innocenti, drammi che potrebbero avere delle dirette conseguenze anche per la nostra nazione.
È bene ricordare che le milizie e il popolo curdo hanno sopportato più di tutti la lotta contro l’ISIS, una lotta che non era certo nell’interesse del solo popolo curdo, ma di tutto il mondo, e che è costata un numero altissimo di vittime e distruzioni, vittime che hanno riguardato anche combattenti provenienti da altri paesi, basti ricordare Lorenzo Orsetti, che hanno riconosciuto in quella lotta una lotta comune di tutte e tutti”.