Cronaca nera

SESSA AURUNCA / MACERATA CAMPANIA – Incidenti stradali falsi, medici nei guai. L’indagine è scattata dopo il sequestro di fascicoli in uno studio legale del posto

SESSA AURUNCA / MACERATA CAMPANIA – Questa mattina i militari della Stazione Carabinieri di Macerata Campania del Comando Compagnia di Santa Maria Capua Vetere hanno eseguito, in più Comuni della provincia di Caserta, un’ ordinanza  cautelare  applicativa della misura coercitiva del divieto  di dimora e della  misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare la professione medica, emessa dal GIP presso il Tribunale di  Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della locale Procura della Repubblica,  nei confronti di 4 indagati (2 colpiti  da divieto  di dimora  nella provincia   di Caserta  e 2 dal  divieto  di esercitare  per  mesi due e mesi tre la professione   medica),  ritenuti responsabili di essere promotori

e partecipi di un’associazione per delinquere finalizzata alle truffe ai danni di compagnie assicurative, nonché autori delle  condotte delittuose di simulazione di reato, falsa testimonianza, falsa perizia 0 interpretazione,  fraudolento  danneggiamento dei beni  assicurati  e mutilazione  fraudolenta  della propria persona, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio,  falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici (artt. 416, 367, 372, 373, 377 bis, 642,479  in relazione al476 e 319 c.p.).

L’indagine  diretta dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere ed esperita dai Carabinieri della stazione succitata, si è svolta tra i mesi di ottobre 2016 – maggio 2017 attraverso  attività tecniche d’intercettazione  telefonica ed audiovisiva, corroborate da attività dinamiche e di riscontro documentale,  dalle dichiarazioni di persone informate sui fatti, il tutto a seguito del sequestro, presso  uno  studio  legale  di  Sessa  Aurunca,  di  37  fascicoli  relativi  a  richieste  di risarcimento danni per  sinistri stradali.

I successivi approfondimenti investigativi hanno consentito di accertare l’operatività, nella provincia casertana, di un sodalizio delinquenziale diretto alla realizzazione di truffe in danno di più  compagnie  assicurative. L’associazione  si avvaleva  di un  collaudato  ed allarmante  modus operandi     basato sulla prospettazione di fittizi sinistri  stradali con lesioni personali  alle “parti coinvolte”.

 

In  particolare,    secondo   la  prospettazione    operata   da  questa   Procura   ed   integralmente condivisa  dal G.LP.:

–   l’associazione    operava  tramite  varie figure,  tra cui:

  • diversi  stabili   referenti    che   impartivano    direttive    e  raccoglievano    la  documentazione necessaria  per avviare  le pratiche  di risarcimento  per il tramite  di studi legali,
  • gli organizzatori  dei falsi sinistri  stradali  che individuavano   e reclutavano  le parti  da inserire, di volta  in volta, nelle fittizie  attestazioni  di incidente  ;
  • “medici compiacenti   “(in   numero   di  4),  tra  cui  uno  in      servizio   presso   l’Ospedale    di Marcianise,   che, in cambio  di somme  di danaro  variabili  tra i 160 e i 170 euro,  redigevano   e rilasciavano,   uno  di  questi   esclusivamente    durante   l’orario   di  servizio,   fittizi   certificati medici  di pronto  soccorso,  spesso  a favore  di soggetti  che non hanno  mai effettuato  accesso presso   le  strutture   di  pronto   soccorso,   0  consulenze   sanitarie   attestanti   la  diagnosi   e  la prognosi  da porre a fondamento  delle istanze risarcitorie;

  • i “legali   patrocinatori”,    ovvero  professionisti    legali  (in  numero   di  due)   che,  nella  piena consapevolezza    della    natura    dolosa    delle    istanze    risarcitorie,     hanno     adito    la   via giurisdizionale   per persuadere  le compagini  assicurative   della  “legittimità”   delle  pretese.  In alcuni  casi,  per rafforzare  il convincimento   del perito  0 funzionario   assicurativo   di  turno,  la documentazione                         prodotta  veniva  consolidata  ed integrata  attraverso  consulenze   (ecografie   e lastre  radiografiche)   redatte  all ‘uopo  da sanitari  e tecnici  compiacenti.

 

–   i  fittizi   sinistri   venivano   risarciti     con  un  compenso   variabile   in  proporzione   all’entità   delle lesioni riportate  dalle “parti  coinvolte”  e documentate  nei referti  medici.  Complessivamente sono stati accertati  15 sinistri  mai verificatisi  per un giro d’affari  di circa 800.000,00  euro.

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