SESSA AURUNCA – Ospedale, l’opposizione vuole fare fronte comune ma Sasso sdrammatizza: basta fare politica sul nosocomio
SESSA AURUNCA (Matilde Crolla) – Un consiglio comunale infuocato, a tratti ‘goliardico’, quello che si è tenuto ieri sera nel Salone dei Quadri di Sessa Aurunca. L’assise è iniziata con la lettura di un documento da parte di Domenico Bevellino, capogruppo del ‘Circolo Angelo Vassallo’, sottoscritta dai consiglieri Bevellino, Maria Teresa Sasso, Alberto Verrengia, Mario Truglio, Luigi Tommasino ed Emilio Pecunioso. “Grandissima preoccupazione tra la cittadinanza hanno destato le pessime notizie diffusesi negli ultimi tempi circa la sorte del locale presidio ospedaliero. Il ‘San Rocco’ è ormai da tempo al centro di dispute che ai più appaiono alquanto incomprensibili. A rimetterci, come sempre, sono i cittadini, preoccupati dalla prospettiva di un ridimensionamento o addirittura della chiusura di importanti reparti, divenuti nel tempo strutture di eccellenza. E’ il caso del reparto di cardiologia, ottimamente diretto dal dottore Luigi Di Lorenzo, che un vero e proprio vanto cittadino e che rischia di essere depotenziato come più volte denunciato dallo stesso primario.
Ma lo stesso potremmo dire di altri reparti. Poiché- si legge nel documento- il nostro unico intento è e sarà sempre quello di adoperarci per il bene comune, generale, non entreremo nel merito delle fortissime tensioni che da tempo attraversano il nosocomio, ma a tutti coloro che lo gestiscono e vi prestano la propria attività lavorativa chiediamo solo unità di intenti. In questa sede- continua- cuore pulsante della nostra comunità, chiediamo ai rappresentanti dei cittadini, nessuno escluso, a partire dal sindaco di impegnarsi solennemente a fornire la propria totale, fattiva, collaborazione per risollevare le sorti dell’ospedale. Naturalmente analogo impegno chiediamo a tutti coloro che rivestono ruoli istituzionali negli altri consessi, provinciali e regionali, chiedendo di dare seguito, finalmente dopo tanto tempo, alle promesse fatte in campagna elettorale. A trent’anni da quella che da tutti è definita la ‘primavera sessana’ un unico imperativo deve muovere le azioni di tutti: il San Rocco è un bene della comunità aurunca e va difeso, tutelato e potenziato ad ogni costo e con la profusione del massimo impegno da parte di tutti coloro che si definiscono responsabili. Come già più volte ribadito ‘Noi siamo dalla parte dell’ospedale e dei cittadini’”. Bevellino ha chiesto poi la sottoscrizione del documento anche da parte della maggioranza. Ma ad intervenire è stato Basilio Vernile, capogruppo di ‘Passione Democratica’, che ha voluto leggere invece il documento del direttore sanitario, Giovanni Lettieri, in cui vengono smentite le voci dello smembramento dell’ospedale ed evidenziati tutti gli obiettivi portati a termine nei primi quattro mesi dal suo insediamento. Il capogruppo di ‘Generazione Aurunca’ ha a sua volta ribadito che al di là di quanto dichiarato da Lettieri, che non può che far piacere, è importante non perdere di vista lo ‘stato di salute’ dell’ospedale “bene comune di tutti”. Il sindaco Silvio Sasso
ha voluto mettere a tacere le polemiche che circolano intorno al nosocomio sessano, stigmatizzando anche l’atteggiamento di qualcuno volto a fare solo polemica ‘giornalistica’. “L’ospedale di Sessa Aurunca ciclicamente sta per chiudere e poi si riprende. La storia è vecchia. Ritengo che bisogna iniziare ad evitare le polemiche attraverso l’uso dei mass media e risolvere le cose all’interno. Basta fare politica sull’ospedale”. Ma è stato il capogruppo di ‘Nuovo Patto Aurunco’, Luigi Tommasino, a replicare a sua volta al sindaco Sasso. “Feci una proposta qualche tempo fa che è rimasta isolata. L’ospedale è ancora aperto perché ci sono dipendenti, medici e personale infermieristico che lavorano con sacrificio e passione per tenerlo in vita”. Poi incalza su Sasso: “Non dire di smetterla di fare politica con l’ospedale, perché tu sei stato il primo a fare selfie e campagna elettorale proprio sul nosocomio. E poi voglio sottolineare che sono tante le cose che non vanno e non si può fare finta di niente.
La nuova Tac è arrivata dopo dieci anni. Per non parlare del macchinario per la radiologia che è stato acquistato ma non può essere montato perché troppo pesante”. Il presidente del consiglio comunale è passato poi alla lettura ed approvazione del verbale della seduta precedente. Tommasino ha dichiarato di non voler votare i verbali in quanto carenti di documenti. “I verbali delle sedute precendenti non sono attendibili perché carenti della documentazione. E poi andrebbero letti tutti i punti uno ad uno. Quindi non voto”. A quel punto è intervenuto Vernile sottolineando che neanche in passato veniva letto punto per punto dei verbali della seduta precedente. E provocatoriamente ha chiesto l’intervento dell’ex presidente del consiglio comunale, Luca Sciarretta. Quest’ultimo ha sottolineato che “non sempre in passato leggevamo tutti i punti dei verbali delle sedute precedenti. Ma ritengo che Tommasino in questo caso abbia mosso un’altra questione: ossia la carenza di documentazione di questi verbali”. Bevellino a quel punto ha chiesto la parola ed ha invitato tutta l’assise ad evitare di parlare delle gestioni amministrative passate e di attenersi a quanto riportato nell’ordine del giorno dell’assise.
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