SESSA AURUNCA – Premio Letterario Nazionale ‘Publio Virgilio Marone’, è originario di Corigliano il vincitore con la silloge ‘Lunario re Carluccio’
SESSA AURUNCA / CORIGLIANO (Matilde Crolla) – E’ originario di Corigliano di Sessa Aurunca il vincitore del primo premio per la sezione “Poesia edita e inedita in lingua napoletana o in altre lingue e dialetti” della quarta edizione del Premio letterario nazionale “Publio Virgilio Marone”. Si tratta del ricercatore universitario e paleografo Renzo Iacobucci, originario proprio della ridente frazione sui monti Aurunci. Renzo Iacobucci ha ottenuto il primo posto con la silloge “Lunario re Carluccio”, scritta in dialetto coriglianese. La cerimonia
di premiazione si terrà sabato 9 dicembre alle ore 10 presso “Casa Mehari” a Quarto in provincia di Napoli, precisamente nell’immobile confiscato alla camorra e divenuto bene del Comune di Quarto dove diverse associazioni del territorio ospitano eventi culturali di vario genere. Il Premio Letterario Publio Virgilio Marone è stato messo in piedi quattro anni fa dall’Associazione di Promozione Sociale Dialogos in collaborazione con New Media Press Edizioni. Quest’anno è toccato ad un amante della cultura aurunca il podio nella sezione
“Poesia edita e inedita in lingua napoletana o in altre lingue e dialetti”. Renzo Iacobucci è un ricercatore archivista e paleografo. Un’eccellenza della terra aurunca. Ha sempre vissuto a Roma, vive a Como e lavora in Svizzera. Nonostante ciò ha sempre coltivato una grande passione per le sue origini, per le tradizioni, i culti e la lingua del suo paesello di origine. Pur frequentando Corigliano di Sessa Aurunca solo durante le festività natalizie e d’estate amava passare intere ore a parlare con i suoi nonni. Quei racconti li ha custoditi gelosamente
nel cuore per anni fino ad arrivare a comporre una silloge interamente scritta in dialetto coriglianese. Renzo Iacobucci, con due lauree, di cui una in Filologia Romanza oggi è ricercatore archivista presso l’Archivio del Moderno dell’Università italiana della Svizzera e lavora a Lugano presso la ‘Biblioteca della Salita dei Frati’ come catalogatore di frammenti di manoscritti medievali riutilizzati all’interno di libro a stampa in epoca moderna. Renzo ha iniziato a scrivere poesie sin da piccolo, come sin dalla tenera età ha
coltivato la passione per la sua piccola Corigliano. A sei anni scrive già in versi, ma in lingua italiana. Poi inizia a studiare da un punto di vista scientifico il dialetto stesso e scopre che nell’area aurunca i dialetti sono tutti diversi tra loro e non esiste un dialetto letterario. Il dialetto nasce dal popolo, dalla trasmissione orale, dalle tradizioni, dalle canzoni trasmesse di generazione in generazione. Proprio per questo motivo, al di là della bellezza dei versi che compongono la silloge, l’originalità del suo lavoro letterario sta nell’aver dato vita ad una poesia dialettale lessicale. (In copertina Renzo Iacobucci con lo zio Carluccio da cui prende ispirazione il titolo della silloge). Nel link che segue è possibile nella mattinata di sabato seguire in diretta streaming la cerimonia di premiazione: https://m.facebook.com/profile.php/?id=100080093581025