SESSA AURUNCA / SAN CASTRESE – Discariche a cielo aperto, mancanza di sicurezza e acqua non potabile: residenti in rivolta. LE FOTO EMBLEMATICHE
SESSA AURUNCA / SAN CASTRESE (Matilde Crolla) – Fogne a cielo aperto in via Perrone, nei pressi del campo sportivo di San Castrese. Un gruppo di cittadini della frazione lamenta l’incuria ed i disagi in cui versa il paese. In via Perrone vi è un canale nel quale confluiscono tutti gli scarichi di San Castrese (come si può vedere anche dalla foto in alto). Tale canale attraversa l’ex strada statale 430, continua nel canalone di competenza del Consorzio Aurunco di Bonifica, si immette nel rio di San Venditto per poi arrivare a fiume. La bonifica
e messa in sicurezza di tale canale è previsto nel progetto ‘Bandiera Blu’. Secondo quanto ci riferiscono i residenti da anni si attende la sistemazione e messa in sicurezza della cloaca a cielo aperto e sprovvista di una griglia di protezione in una stradina sicuramente periferica ma che si trova a pochi passi dalla chiesa e dallo stadio comunale dove si allena anche la Sessana. Ma non è solo questo il problema di San Castrese. Sulla strada provinciale che attraversa
tutta la frazione quando piove si forma sui bordi della carreggiata un vero e proprio fiumiciattolo. Nella zona all’ingresso di San Castrese, tra l’altro, non ci sono fogne, i residenti hanno la fossa biologica o addirittura il pozzo nero. Quando piove e gli stessi si intasano può capitare di scorgere addirittura materiale fecale scendere insieme alla pioggia verso il bivio. All’altezza del civico 100 le caditoie sono tutte otturate, per non parlare di una condotta idrica realizzata nel 2000 alla quale non sono stati mai aggiunti i collegamenti laterali (come si può notare dalla foto in basso). In passato sono stati effettuati anche
dei sopralluoghi da parte dei tecnici comunali. I cittadini in quell’occasione chiesero di riaprire le griglie per attenuare la quantità d’acqua che scorre giù quando piove. Ma tale intervento non c’è stato. Un altro aspetto che segnalano alcuni cittadini di San Castrese è legato alla sicurezza. Sempre lungo la strada provinciale che collega la frazione al bivio del paese sono concentrate la scuola, la chiesa e l’ufficio postale. La carreggiata è molto frequentata, spesso a causa dell’assenza di una circumvallazione (progetto che doveva vedere la luce diversi anni fa e per il quale erano stati stanziati circa un milione e mezzo di euro) passano autoarticolati di grossa cilindrata anche a velocità elevata. Proprio per
questo motivo i residenti hanno chiesto l’installazione di passaggi pedonali rialzati e di segnaletica stradale orizzontale e verticale che possa garantire la sicurezza dei pedoni. A quanto pare anche tali richieste indirizzate al Comune e agli organi competenti sono rimaste lettera morta. Carenza di forze dell’ordine, carenza di opportunità per i giovani, antico basolato
di pietra vulcanica coperto dall’asfalto e ridotto lateralmente a cunetta, essendo al di sotto del livello della strada (come si nota dalla foto in basso), acqua all’arsenico e
tasse da pagare pur non avendo i servizi necessari, hanno messo sul piede di guerra i cittadini di San Castrese che chiedono e sperano in un tempestivo intervento delle istituzioni affinché non debbano continuare a sentirsi cittadini di serie B.
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